"Gli Stati membri del Consiglio d’Europa devono fare di piu’ per fermare la discriminazione nei confronti dei transessuali". Ad affermarlo è il commissario per i Diritti Umani dello stesso Consiglio, lo svedese Thomas Hammarberg. La dichiarazione è stata rilasciata in occasione della presentazione del documento "Diritti umani e identità di genere", avvenuta a Copenaghen nell’ambito delle iniziative collaterali ai World Out Games.
Il commissario ha ricordato che la situazione dei transessuali è stata per lungo tempo ignorata, nonostante i problemi a cui devono far fronte siano "molto reali e spesso molto specifici", pensiamo, ad esempio alle spese mediche per le cure ormonali o per l’operazione per il cambio di sesso, o alle difficoltà nel trovare lavoro, solo per fare alcuni esempi dei problemi più comuni.
"I transessuali sono vittime di una forte discriminazione e intolleranza in tutti gli aspetti della vita, oltre che vittime di atti di violenza, incluso l’omicidio", ha sottolineato Hammarberg. Nel documento il commissario dimostra che "i diritti umani, come il diritto alla vita, all’integrità fisica, alla salute, si applicano a tutti, inclusi i transessuali". Inoltre Hammarberg sostiene che "non dovrebbe essere necessario ricorrere obbligatoriamente alla sterilizzazione o ad altro trattamento medico perché una persona si veda riconosciuta una certa identità di genere".