Nuova esecuzione sommaria di presunti omosessuali da parte dei miliziani dell’Isis. A Mosul, capoluogo della provincia settentrionale irachena di Niniweh da un anno in mano ai jihadisti, tre giovani accusati di aver avuto rapporti con persone del loro stesso sesso sono stati giustiziati gettandoli giù dalla sommità di un palazzo di
otto piani: lo ha denunciato Mohammed al-Bayati, responsabile del Comitato provinciale per la Sicurezza ora disciolto, precisando che le vittime erano di età compresa fra i 25 e i 30 anni.
L’edificio scelto per il supplizio si trova nel centro cittadino, proprio di fronte alla sede del governatorato, e ospitava un tempo gli uffici della compagnia nazionale di assicurazioni. Prima di mettere a morte i condannati, gli estremisti hanno bloccato il traffico nella strada antistante, dove hanno poi costretto centinaia di abitanti a riunirsi per assistere. La stessa costruzione era già stata utilizzata in gennaio per far sfracellare al suolo ulteriori quattro supposti gay, e altrettanti vi subirono la pubblica decapitazione in marzo.
(Fonte: AGI)