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L’Italia ha un testo contro l’omofobia

Per la prima volta nel nostro Paese il Senato vota una legge contro i reati d’odio verso gay, lesbiche e trans. La legge è mal formulata ma potrà essere corretta. Intanto godiamoci la conquista.

Non sarà un bel risultato dal punto di vista formale, ma a livello sostanziale c’è di che essere felici. Il Senato ha approvato per la prima volta delle norme che tutelano gay, lesbiche e trans dalle discriminazioni e dalla violenza, anche incitata.

Il testo prevede pene severe per chi commette reati d’odio nei confronti di chi ha un diverso orientamento sessuale. Le norme, in tutto due modifiche alla legge Reale – dal nome dell’allora Guardasigilli – contro le forme di razzismo, sono le prime a citare in una legge italiana l’orientamento sessuale.

1. All’articolo 3 della legge 13 ottobre 1975, n. 654, e successive modificazioni, il comma 1 è sostituito dal seguente:
"1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, anche ai fini dell’attuazione dell’articolo 4 della Convenzione, è punito:
a) con la reclusione fino a tre anni chiunque, incita a commettere o commette atti di discriminazione di cui all’articolo 13 , n.1, del trattato di Amsterdam;
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, in qualsiasi modo, incita a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per i motivi di cui alla lettera precedente "
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