La Cesira: "Un sogno? Gay meno ghettizzati nel 2008" - lacesiraBASE - Gay.it Archivio

La Cesira: “Un sogno? Gay meno ghettizzati nel 2008”

La celebre drag queen racconta la sua vita e la sua carriera. Da bambino sbeffeggiato dai compagni di scuola, ad artista libera e felice dei propri successi. E innamorata.

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Cesira, dalle hostess di volo a oggi, dopo tanti anni di lavoro e di successo, qual è il tuo sogno per la primavera-estate 2008?Il mio sogno per il 2008 dopo tanti anni di lavoro è quello di vederci sempre meno ghettizzati,  sempre più liberi e consapevoli di essere un veicolo. Un veicolo per dimostrare a tutti, nel mio caso attraverso lo spettacolo, che non siamo diversi, che abbiamo molto da dire e da dare, ma dobbiamo farlo con intelligenza, senza inutili gelosie e frustrazioni! Abbiamo tanti esempi che lo dimostrano in tutti i campi, dalla moda alla canzone passando per la politica…quindi grande impegno da parte di tutti per contare sempre di più.

Chi è veramente una drag oggi? Uomo, donna, frocia, clown?Un uomo che sa divertire, con la leggerezza che hanno i clown con i bambini

Chi è veramente la Cesira, invece?
Se posso permettermi, la Cesira è un bel 50 enne pienamente soddisfatto della vita che fa. Certo avrei potuto fare di più, nello spettacolo ho fatto di tutto, dal teatro al cinema, passando per la canzone sino ad arrivare al trasformismo. Il tutto sempre con dedizione e onestà e questo forse non paga, ma non devo dire grazie a nessuno e sono completamente libero…ah dimenticavo!!! Ho anche un compagno di 23 anni che mi ama! Non è fortuna questa?

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Il tuo rapporto con l’ambiente gay, ieri, oggi e domani
Ieri stupendo, oggi faticoso, domani…se ci arrivo.

Sei sulla torre, da una parte l’amore, dall’altra il successo. Dove ti butti?Troppo facile rispondere con il successo o l’ amore. Vorrei buttarmi di peso su chi mi ha osteggiato nella vita, dalle persone che credevo amiche a chi non mi ha permesso di andare avanti solo perchè proponevo cose diverse e alla politica che ci ha preso per il culo.

Sei mai stata derisa, oltraggiata in pubblico o in privato?Ho avuto due fasi nella vita, da bambino ero preso in giro e a volte deriso per la mia diversità: anche se non ero proprio il prototipo della femminuccia, i compagni più grandi sfruttavano la mia ingenuità di ragazzino per i loro porci comodi e addebitavano a me le loro repressioni. Poi da grande, presa consapevolezza del mio essere, non ho mai permesso a nessuno sia in pubblico che in privato di essere deriso, ma è una conquista che devo al mio comportamento, sia sul palco che nella vita sono un uomo e un artista!

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Avrai le tue opinioni sul mondo, non solo sul lavoro: ti è mai capitato di doverle difendere in un dibattito pubblico?
Fortunatamente non sono un politico! Ma al termine dello spettacolo prima della canzone finale, faccio delle considerazioni sull’attuale momento politico, sull’ ambiente, o sulla completa mancanza di ideali e valori. Sono contento di avere la mia veneranda età, non vorrei mai tornare indietro.

Ai parecchi che pensano che si stia esagerando con la gaiezza, cosa hai da dire?
Hanno ragione! Essere gay non vuol dire fare i pagliacci.

Un collega, un artista, una drag a cui ti senti particolarmente legata.
Non mi sento particolarmente legata a nessuno,lavoro benissimo con tutte diciamo che ho molta ammirazione per alcuni colleghi e drag, da Enzo Jacchetti a Corrado Fumagalli per passare poi a Eros e Luca, i miei compagni di viaggio con le Hostess,e poi ancora Platinette,Regina Miami a Patty Visconti, Cinzia Boccolotti, Markesa ecc.

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La canzone, l’opera, l’evento che ti senti di segnalare per il 2008.Beh visto l’ impegno che porto avanti da anni, come evento vorrei segnalare la 12° edizione del concorso Mr Gay Italia che spero di portare quest’ anno al Mama Mia. Poi il tram della Cesira, organizzato con Max e Davide. Per la canzone vorrei consigliare “back to black” di Amy Winehouse e se capitate a Milano non perdetevi al Teatro della Luna “A Chorus Line” con la Compagnia della Rancia.

La canzone più bella di sempre, per te.
‘My Way’ mi accompagna sul palco e nella vita da 30 anni

La canzone che vorresti far ascoltare ai visitatori del nostro sito, come colonna sonora della tua apparizione sul nostro sito.
Ne metto due, scegliete voi: ‘Barcelona’ o ‘The Show Must Go On’.

di Gian Luca Pacini