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La Commissione Giustizia approva il testo base dei CUS

Il comitato ristretto del Senato ha votato a favore del Ddl. È un evento storico, ma l’iter è ancora lungo. Via agli emendamenti e poi c’è l’aula.

Per la prima volta in Italia un organo parlamentare ha votato un testo che regolamenta le unioni civili. Si tratta dei CUS, la proposta presentata dall’onorevole Cesare Salvi dopo il naufragio dei DiCo, il cui testo base era stato affidato ad un comitato ristretto della Commissione Giustizia del Senato incaricato di redigere la versione definitiva per l’aula. Prima di mettere la parola fine all’iter in Commissione, che rimarrebbe comunque nella storia della politica italiana, si dovrà attendere che vengano presentati gli emendamenti di modifica. Si parla, ad esempio delle garanzie previdenziali e del permesso di soggiorno al partner straniero, mentre emendamenti meno articolati mirerebbero anche a introdurre tempi più brevi di convivenza per avere diritto a far parte dell’asse ereditario (adesso il testo prevede 9 anni di convivenza).

Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato in commissione Giustizia alle ore 18 del 15 gennaio. A quel punto ripartirà in commissione la discussione sul testo con l’esame e il voto degli articoli e degli emendamenti.
Che il testo base adottato dalla commissione fosse proprio quello di Salvi non era affatto scontato e, infatti, confida un senatore della commissione "eravamo stati precettati per timore che l’opposizione, che in comitato ristretto aveva presentato circa 1.500 emendamenti, avesse un atteggiamento contrario. Ma non e’ stato così".

"Il testo approvato oggi dalla Commissione Giustizia del Senato non ci soddisfa in alcun modo. Lo avevamo già detto in sede di audizione conoscitiva. Comunque siamo contenti che il presidente della Commissione Cesare Salvi riesca a far proseguire una discussione difficile e dagli esiti assolutamente incerti – commenta in una nota Aurelio Mancuso – . Nella situazione data, dove una parte della maggioranza è comunque contraria a qualsiasi riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, la votazione di oggi è un buon segno di discontinuità. L’atteggiamento non pregiudizialmente contrario di alcuni senatori Forza Italia e di Alleanza Nazionale, che si sono astenuti, dimostra che questa materia può essere trattata con serietà nonostante l’Italia sia rimasta all’età della pietra". "Quasi tutta la maggioranza, ad eccezione del senatore Lorenzo Ria del PD, ha votato a favore – continua il presidente di Arcigay -. Questo dimostra, se ve ne fosse bisogno, che al di là dei tentativi furbetti di D’Alema e di qualche altro esponente del Pd ‘utile idiota’, in quel partito non vi è accordo nemmeno sul minimo della decenza: ovvero una legge sulle coppie conviventi".

E’ "ragionevole prevedere che l’aula del Senato esaminerà i Cus tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio". Lo ha detto il presidente della commissione Giustizia di Palazzo Madama, Cesare Salvi, parlando con i giornalisti al termine della riunione durante la quale è stata approvata la sua proposta dei CUS. "All’inizio del prossimo mese si esamineranno gli emendamenti e poi toccherà all’aula – ha spiegato Salvi -. E’ una grande soddisfazione avere approvato il Ddl in commissione, dove il dibattito è stato costruttivo, perché questa legge è attesa dagli italiani ed è stata votata da una maggioranza trasversale". La speranza è che il provvedimento "incontri il favore anche di parte del centrodestra" che in commissione ha mostrato una varietà di posizioni dall’astensione di An e Forza Italia, al voto contrario dell’Udc presentato dal capogruppo Francesco D’Onofrio a quello favorevole di Antonio Del Pennino

L’approvazione del testo base sui Cus "rappresenta il primo voto parlamentare in assoluto in materia di unioni civili". Lo afferma il deputato socialista, Franco Grillini, secondo il quale "rispetto alla brutta proposta di legge sui DiCo i Cus hanno migliorato la procedura di sottoscrizione e di registrazione del contratto".
Secondo l’ex presidente Arcigay nei DiCo "era prevista l’umiliante procedura della spedizione di una raccomandata al proprio convivente", mentre con il nuovo testo "la sottoscrizione avviene presso un Giudice di Pace o un notaio, ed è salvaguardata la dignità della coppia".
Inoltre, aggiunge Grillini, con il Cus "i partner inseriscono nel contratto i contenuti che preferiscono e scelgono il regime patrimoniale, fermo restando il dovere di prestarsi aiuto reciproco", ma il nuovo testo consentirebbe anche "scelte sanitarie e post mortem al partner, salvo diversa indicazione scritta. Restano comunque- aggiunge il candidato a sindaco di Bologna – molto deludenti e mortificanti i tempi di riconoscimento dei diritti", a cominciare "dall’assenza di una pensione di reversibilità". Per questo, conclude Grillini, "convinti che si debba arrivare al più presto alla discussione e al voto in aula, ci riserveremo di suggerire alcune proposte emendative".

Il voto della Commissione arriva proprio nel giorno in cui si svolgerà a Roma, la fiaccolata indetta dai Radicali per l’adozione del registro per le unioni civili da parte del comune guidato da Veltroni. Un banco di prova, non solo per la città capitolina.