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LA FINANZA CHE NON VA IN VACANZA

Enel 4: parte la quarta tranche dell’offerta pubblica. Termini e modi di partecipazione. Intanto, BBVA ancora all’attacco di BNL. Ma altri concorrenti si preparano.

La prossima settimana (inizio lunedì 27/6, termine venerdì 1/7) partirà l’offerta pubblica di vendita di azioni ENEL quarta tranche, con la quale il Tesoro dello Stato scenderà al 20% circa della società energetica.
Le tre precedenti operazioni di collocamento sono state tutto sommato un buon affare per i risparmiatori, grazie soprattutto agli alti dividendi elargiti ed alla sostanziale stabilità del titolo in borsa, e le prospettive future appaiono quantomeno incoraggianti (si parla di un ulteriore dividendo in autunno derivante dalla vendita di T.E.R.N.A e di un mantenimento di livello per lo stacco di giugno).
Ma vediamo i dettagli di questa nuova offerta:
Il lotto minimo sarà di 500 azioni e quello maggiorato di 5000.
Il prezzo massimo sarà fissato entro il 26 giugno, mentre quello definitivo il 3 di luglio.
Anche in questa tranche sarà riservata una bonus share del 5% agli azionisti che manterranno in portafoglio le loro azioni per almeno 12 mesi, mentre per gli assegnatari di azioni ENEL 1 che non aderirono ad ENEL 3 la bonus share sarà del 7%.
Infine il pagamento e la consegna delle azioni avverrà il 7 luglio.
Oltre alla sopracitata OPV vogliamo poi segnalarvi un’altra importante operazione che è partita il 22 di giugno: si tratta dell’offerta pubblica di scambio lanciata dalla banca spagnola BBVA sull’italiana BNL.
Gli spagnoli, già principali azionisti dell’istituto capitolino, nonché primario gruppo bancario europeo e mondiale (con attività che si concentrano soprattutto in Spagna ed America Latina, ma diversificate a livello globale), mirano a raggiungere il controllo della Banca Nazionale del Lavoro offrendo agli azionisti di quest’ultima un’azione BBVA contro 5 della BNL (al momento della comunicazione alla stampa il valore di un’azione BBVA era 12,60 €, riconoscendo un valore di 2,52 € per ogni azione BNL).
Difficile pronosticare l’esito dell’operazione e dare un consiglio in merito all’eventuale adesione all’OPS da parte dei possessori di azioni BNL (considerato poi l’attuale prezzo di borsa della stessa banca italiana oltre l’offerta spagnola); bisogna però ricordare che la quotazione del titolo è cresciuta più che altro grazie alla speculazione su possibili lotte per il controllo della ex banca del Tesoro e non per un reale miglioramento dei conti economici (bilancio 2004 in perdita per 34 milioni di euro), e che le prospettive che offre l’appartenenza ad un gruppo così solido e prestigioso come il Banco Bilbao (le sinergie derivanti dall’operazione sarebbero notevoli e di impatto estremamente positivo per entrambi gli istituti) possono concretizzarsi in futuro con forte creazione di valore per i titoli del nascituro colosso finanziario.
Ad onor del vero sono attese pure le mosse dell’italiana Unipol, accreditata di circa un 10% della banca romana, nonché detentrice del 50% di Bnl Vita, che per difendere i propri interessi e crescere di peso nel panorama finanziario nazionale potrebbe lanciare una contro-OPA, rendendo la partita ancora più aperta ed avvincente.
Per la grande finanza è ancora presto per andare in vacanza!

di Sirio Belli