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LA LEGGE SUL PACS INIZIA L’ITER

Grillini annuncia che la prossima settimana comincerà l’esame delle proposte di legge sulle unioni di fatto. Quindici le proposte depositate.

ROMA – Partirà la prossima settimana l’iter parlamentare per l’esame delle proposte di legge in tema di tutela delle unioni di fatto. L’annuncio, dato oggi sulle pagine del quotidiano La Repubblica da Franco Grillini, deputato DS, è stato confermato dal presidente della Commissione Giustizia della Camera Pecorella, che intervistato da Marco Politi precisa: «Nei prossimi giorni verrà nominato il relatore, e inizierà l’esame delle proposte di legge. Le prime audizioni potranno cominciare entro il mese di luglio». In questo processo è inserito anche l’avvio di una indagine conoscitiva della situazione italiana chiesta dallo stesso Grillini.
La richiesta di calendarizzazione è avvenuta ieri da parte del gruppo DS, che ha fatto riferimento alla possibilità, riconosciuta dai regolamenti ai partiti di opposizione, alla quale spetta il diritto di richiedere la calendarizzazione del 25% delle proposte. Impossibile avanzare una ipotesi sui tempi e modi di esame delle proposte sul tema delle coppia di fatto, che ammontano in tutto a 15, provenienti da deputati della sinistra e della destra. Tra queste, la proposta Grillini-Violante, presentata dal gruppo DS, quella Rivolta, proveniente dall’area del centrodestra, e altre ancora. Di certo, nonostante la trasversalità delle proposte, il dibattito potrebbe farsi acceso tra cattolicie laici: «Spero non ci sia il solito braccio di ferro – dichiara a Repubblica Franco Grillini – l’esistenza delle coppie di fatto, anche omosex, è un dato incontestabile e riguarda ormai alcuni milioni di persone in Italia».
Secondo Grillini la sua proposta di legge sui ‘pacs’, i patti civili di solidarietà a tutela dei conviventi, firmata da 161 parlamentari del centrosinistra «non ha nulla di ideologico – ma si limita a intervenire nei momenti drammatici o difficili della vita a due come la malattia, l’assistenza, l’eredità. Il Vaticano, certo, è in dissenso ma ci auguriamo che prevalga la logica del buonsenso e della solidarietà». E su una possibile intesa con la Cdl, «il dialogo è aperto – ha concluso Grillini -, la proposta del forzista Rivolta è importante anche se pone molti ostacoli alle garanzie per i conviventi».
Ma già da Beppe Fioroni, cattolico, esponente della Margherita, giunge un netto altolà: si dice favorevole a «un intervento che garantisca a tutti i figli nati da rapporti di convivenza i diritti fondamentali come lo studio e la formazione», ma nega che la tutela che riguarda le coppie gay sia una priorità. «Non è che non mi convinca – ha spiegato a Repubblica – non ne vedo proprio la necessità».
«Mi auguro vivamente – ha aggiunto – che si possa parlare di confronto e non di scontro su questi temi. Sulle scelte individuali non ho niente da dire, ma non è ipotizzabile una modifica in questa direzione della legge».
Anche Crisalide Azionetrans ha salutato con soddisfazione l’annuncio dell’inizio dell’iter: «Finalmente anche in Italia il Parlamento sarà “costretto” a discutere della questione relativa alle coppie di fatto e dei diritti delle coppie gay e lesbiche».
«Contemporaneamente – afferma Mirella Izzo, presidente nazionale Crisalide AzioneTrans Onlus – crediamo sia venuto il momento che i firmatari della proposta di legge n. 2939 del 1/7/2002, che consente alle persone transessuali e transgender di ottenere il cambiamento del prenome anagrafico, a prescindere dalla rettificazione chirurgica sui genitali (cosiddetta “Piccola soluzione”), di proporne urgentemente la calendarizzazione. La proposta (firmata da esponenti del centro-sinistra, ma anche da parlamentari dell’area liberal di Forza Italia) non prevede una grande rivoluzione, non prevede il cambio del sesso di una persona, ma solo l’adeguamento del nome sui documenti al genere sessuale in cui si appare e si vive».