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LA NOTTE DEGLI ANGELI

Aspettando Natale fra propositi dimenticati e digiuni riparatori.

E’ iniziato il lavoro dei supereroi, da Santa Lucia all’Epifania queste diafane creature-Papà Noel a parte – corrono in lungo e in largo per accontentare ogni nostro desiderio, niente carbone sulle nostre tavole!!!! Siamo tutti "troppo buoni".

Certa che avrete seguito i miei consigli riguardo ai regali last-minute, potete ora concentrarvi sui preparativi che precedono la magica notte di Natale; fate, folletti, gnomi, elfi dei boschi, corrono saltellando in un invisibile fruscio, in cielo gli angeli "svolazzano" qua e là fra nuvole di panna montata, c’è grande collaborazione in cielo e in terra, la magia delle cose sta nelle cose stesse e rende tutto più speciale.

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Luci soffuse e candele accese, preferibilmente di cera, quando colano- mi raccomando non sul tavolo in ciliegio- creano bellissime e naturali sculture, consiglio essenze dall’aroma secco, che ricordano il muschio, il profumo della corteccia degli alberi, l’odore acre, intenso delle scogliere, fra cespugli di erbe selvatiche, il profumo dell’erica; è la sera dell’attesa, niente sfarzi e gozzoviglie, c’è tempo –il giorno dopo-, ma una discreta ed elegante semplicità, apparecchiate la vostra tavola con cura, l’ospitalità è accoglienza, una sotto-tovaglia in lino blu dai bordi che lambiscono le sedie accoglie una tovaglia in canapa color sabbia, a centro tavola un nido di rami intrecciati con frutta fresca di stagione, preferibilmente arance, mele e uva – porta bene – al segna posto, destinerei mazzetti di cannella avvolti in grappoli di mirtillo rosso, piatti e sotto piatti in ceramica lavorata a mano dai bordi smussati e irregolari depositano un azzurro tenue sui lembi color sabbia, le posate in legno di teck si intrufolano maliziosamente fra le morbide spire del tovagliolo, il

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bicchiere decanta e canta l’ambrosia nelle sue molteplici trasparenze, caldo e morbido senza asperità, gentile al tocco della mano che lo accoglie. Le caraffe di coccio per il vino e per l’acqua sono perfette, scegliete forme slanciate e rigorose, si eviterà l’effetto "trattoria" molto carino se destinato ad altre occasioni.

Gli italiani amano la buona cucina, e il cibo si sa ha diverse connotazioni sessuali, "dimmi come mangi e ti dirò come fai l’amore", se osservassimo questa norma resteremmo molto delusi nel considerare quanti frequentatori e frequentatrici "bazzicano" i fast food, proviamo allora ad inventarci una cena semplice, ma speciale, che ci restituisca il gusto della condivisione e non solo.

L’overtoure presenta un Kir Royal, delizioso aperitivo a base di cassis e ottimo vino bianco italiano, accompagnato da crostini caldi e cozze in salsa di peperoni, a seguire carpaccio di salmone e mousse di porri, pane di riso ai semi di sesamo, per chi ama condividere questo nobile alimento con le pietanze, ora concediamo una meritata pausa alle nostre mandibole, sorseggiando un corposo

Greco di Tufo e mordicchiando dolcemente, teneri acini d’uva, l’ingresso di un profumato timballo di riso ai moscardini con zucchine trifolate, attende un cenno dal nostro appetito; saltellanti gamberi in padella fra vapori di vino bianco e scalogno esaltano un letto di purea di ceci. Ottimo il formaggio di fossa, accompagnato ad un Teroldego d’annata, per terminare mousse di pere con scaglie di cioccolato fondente,

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annaffiate da Roncat Ramandolo, naturalmente non possono mancare i dolci tradizionali del Natale. La mezzanotte aspetta i suoi rintocchi, Buon Natale, ah dimenticavo, non sparecchiate la tavola, in cielo e in terra c’è grande collaborazione, i nostri silenziosi amici saranno affamati, questa è davvero una magica notte.