LA PRIMAVERA DELLA CULTURA GAY - 0249 - Gay.it Archivio

LA PRIMAVERA DELLA CULTURA GAY

Un aprile arcobaleno: a Torino “Da Sodoma a Hollywood”, il festival Internazionale di film a tematica omosessuale, inaugurato da “The next best thing”, con Madonna e Rupert Everett. E a Pisa “Amori 2000”, il festival di teatro, cinema e cabaret che organizzato dall’Arcigay Pride.

L’anteprima italiana di “The next best thing”, il film interpretato da Madonna e Rupert Everett che narra la storia di un amore impossibile perché lui è gay, inaugurerà il 13 aprile a Torino la quindicesima edizione di “Da Sodoma a Hollywood”, il festival Internazionale di Film con tematiche omosessuali. Tra i film fuori concorso si segnalano anche “Red Lipstick” di Alexandra King, con una Deborah Harry conciata da chiromante, unica donna in un cast di travestiti, e “Sordid Lives” di Del Shores, che segna il ritorno sul grande schermo dell’indimenticata Olivia Newton-John. A fare gli onori di casa, nella serata inagurale del festival, sarà la coppia Platinette-Amanda Lear, che si rifà in questo modo dell’esclusione da un altro festival, quello bacchettone di Sanremo. In concorso a Torino ci saranno dieci lungometraggi, nove documentari e dodici cortometraggi, tutte opere inedite in Italia, fra le quali vale la pena segnalare l’ultimo film del regista tedesco Rosa Von Praunheim sulla vita del dottor Magnus Hirschfield, il cui Istituto per la Scienza sessuale fu al centro nella Berlino degli anni venti di una legge che metteva al bando gli atti omosessuali fra maschi. Altro film interessante: il melò del regista filippino Maryo de Los Reyes, “Sa Paraiso ni Efren”. Fra i documentari, “Journey to a hate”, di Martin Bedogne e Brent Scarpo, che prende spunto dall’uccisione nel 1998 di Matthew Shepard, assassinato davanti alla madre, per porre l’accento sulla violenza mortale contro i ragazzi gay che esiste ancora nel Duemila. “Paragraph 175” di Epstein e Friedman, parla invece della persecuzione nazista contro gli omosessuali. Il Festival di Torino dedicherà anche una retrospettiva al cinema inglese e uno speciale su Dirk Bogarde, Quentin Crisp e Ken Russell. Le ‘icone gay’ di quest’anno saranno invece Joe Dallessandro, l’attore-feticcio di Andy Warhol, e Dalida, (la cantante feticcio di Paolo Limiti?): a loro saranno dedicati filmati e documentari. Infine non poteva mancare una rassegna dal titolo “Quale Giubileo?” sui rapporti fra Chiesa e Omosessualità.
Da Torino spostiamoci in Toscana: tra Pisa e Cascina la rassegna “Amori 2000” ospita cinema, teatro e cabaret sotto il segno dell’arcobaleno. Le perle della rassegna: una inedita Pamela Prati che da musa sexy della tv-spazzatura diventa madre coraggio di un ragazzo gay in “Beautiful thing”, la commedia di Jonathan Harvey famosa anche perla trasposizione cinematografica del 1996. E Mehmet Gunsur, l’attore che tutti ricordiamo a fianco di Alessandro Gassman nel film “Il bagno turco”, nel ruolo di Max nel famoso spettacolo “Bent” che Martin Sherman scrisse nel 1979 per Ian McKellen e che racconta la terribile storia di due ragazzi gay che si amano senza potersi mai toccare nel campo di sterminio di Dachau: grande impatto emotivo, difficile prova d’attore. Li vedremo rispettivamente il 15 e l’8 aprile al teatro Politeama di cascina, in provincia di Pisa. Ma vediamo il calendario degli altri spettacoli: si parte il 5 aprile con la coppia che suscitò tanto clamore la scorsa estate a Torre del Lago: Alessandro Fullin e Clelia Sedda presentano il loro nuovo spettacolo “Sempre più moderni”, travolgente serata di cabaret con la partecipazione dell’improbabile corpo di ballo delle Sissister . Il 12 aprile all’Agorà di Pisa arriva lo scrittore Matteo B.Bianchi, autore di quel “Generations of love” (Baldini&Castoldi) che racconta vita e amori di un gay metropolitano. Nella stessa serata, Lorenzo Maggiani recita nel celebre testo di Copì “Loretta Strong”. Altra piccola perla della programmazione è “Queer as folk”: il 19 aprile all’agorà di Pisa vedremo, tradotta da Ennio Trivelli, la serie televisiva che ha sconvolto l’Inghilterra: trasmessa da Channel Four, ha avuto uno straordinario successo ma ha scandalizzato i benpensanti per una scena di sesso fra un manager ventinovenne e un adolescente di 15 anni. L’età del consenso per i rapporti omosessuali in Inghilterra è 16 anni, mentre per i rapporti eterosessuali scende a 14. Arrivano da Milano, invece, i cabarettisti di “Slacciate la cintura del vicino”, all’Agorà di Pisa il 26 aprile: stravaganti hostess sull’aereo più gay del mondo. Conclude la rassegna “Laboratorio Cloud Nine” un testo di C. Churchill messo in scena dal gruppo teatrale dell’Arcigay Pride insieme a Gabriella Gazzetti per la regia di Sandro Vigna.