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La rivista dell’esercito inglese mette il gay in copertina

“Soldier”, magazine ufficiale dell’esercito di Sua Maestà ha scelto un soldato omosessuale per la sua ultima copertina. L’accettazione e l’integrazione dei militari lgbt fa passi da gigante.

E’ stato infranto anche l’ultimo tabù all’interno dell’esercito britannico: a nove anni dall’apertura all’arruolamento dei gay, la rivista dell’arma "Soldier" ha dedicato la copertina a un soldato dichiaratamente omosessuale. James Wharton, sorridente nella sua uniforme con tanto di medaglia guadagnata in Iraq e la scritta "Pride" sovraimpressa alla foto, è la dimostrazione che ormai il British Army ha superato ogni barriera di gender.

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Del resto già da quattro anni ai soldati gay di esercito, Marina o Aviazione è concesso sfilare in uniforme ai Gay Pride e pochi mesi fa il capo dell’esercito, il generale Sir Richard Dannatt, ha scritto la Storia indirizzandosi nel suo discorso alle truppe anche a gay, lesbiche, bisex e transgender. Da quando l’esercito ha tolto ogni limitazione agli omosessuali, nel 2000, a oggi, tuttavia, non sono mancate le difficoltà, soprattutto tra i vertici dell’esercito verso le reclute gay e solo nel 2005 alle coppie omosessuali sono stati riconosiuti pari diritti nell’assegnazione degli alloggi per le famiglie dei militari.

Al momento risulta che gli omosessuali rappresentino solo l’8% dei soldati di Sua Maestà. Ma le stime sembrano essere al ribasso
perché, nonostante il clima friendly, da una ricerca del sito proud2serve risulta che solo due terzi dei gay arruolati abbiano fatto coming out.