La Slovenia riconosce legalmente le unioni gay - Lubiana 1 - Gay.it Archivio

La Slovenia riconosce legalmente le unioni gay

È entrata in vigore in Slovenia la legge che riconosce le coppie gay e lesbiche. Sono ora tre, con Ungheria e Repubblica Ceca, i paesi ex comunisti che riconoscono diritti a queste unioni.

LUBIANA – Il governo della Slovenia ha varato una legge che permette alle coppie omosessuali di vedersi riconosciute da quello Stato. La nuova legge consente alle coppie gay e lesbiche di registrare la loro unione vedendosi riconosciuti un certo numero di diritti, e doveri, che finora riguardavano solo le coppie eterosessuali, ad esempio in ambito proprietario e pensionistico. Le coppie che intendono effettuare la cerimonia devono iscriversi con trenta giorni di anticipo, presentando tutta una documentazione inerente lo stato civile e di salute della coppia. Certe restrizioni e vincoli della nuova legge sono state oggetto di critiche: ad esempio alla cerimonia possono partecipare solo ed esclusivamente i due diretti interessati e il pubblico ufficiale del registro, senza che nessun altro parente o amico possa assistere, limitazioni che appaiono francamente incomprensibili.
L’omosessualità è stata decriminalizzata in Slovenia nel 1977 e sin da allora il movimento per l’uguaglianza e contro le discriminazioni ha lottato per far si che anche le coppie “same-sex” potessero vedere riconosciuto il loro status di coppia. Due iniziative parlamentari per l’introduzione di queste norme erano fallite nel 1993 e nel 1995. Nel 1998 il governo aveva istituito un’apposita commissione per studiare meglio la materia, che aveva portato ad un riconoscimento molto limitato delle coppie gay già nel 2004, anno in cui la Slovenia è diventata paese membro dell’Unione Europea. La nuova legge estende i diritti delle coppie omosessuali e si tratta di un altro passo che si spera porterà un giorno alla completa equiparazione con i matrimoni “tradizionali”.
Dal primo gennaio 2007 la Slovenia adotterà anche la moneta unica dell’Euro. (Roberto Taddeucci)