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LA SOLITA MINESTRA

Partita ieri la settima edizione del reality. Fra machi palestrati, divette riciclate e finte discariche. Nessun gay, come sempre.

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«Minchia». La settima edizione del Grande Fratello comincia con eleganza. È il netturbino palermitano Alfredo il primo a mettere piede nella casa di Cinecittà. Un rapido giro di perlustrazione, puntellato della sicula evocazione. Non si poteva pretendere di più. I 14 concorrenti entrano alla spicciolata, il consueto televoto per decidere chi eliminare, la solita esclusione dettata dall’impressione “a pelle”, una gara di velocità conclusasi a tarallucci e vino. Anno nuovo, reality vecchi.
La conduzione è, per il secondo anno consecutivo, affidata ad Alessia Marcuzzi, presentatasi con un’acconciatura tirolese e un vestitino grigio metallizzato che fa molto Rockets in concerto.
L’arduo compito di strappare gli sconosciuti dall’isteria dei curiosi e di traghettarli alla celebrità è affidato per la settima volta all’imbarazzante Marco Liorni. Una carriera a intermittenza: 100 giorni di flash, l’abisso, altri 100 giorni e così via.
Grande Fratello Vip o Isola delle un po’ famose?Fra GF e Isola, si sa, i confini si sono fatti labili. Se per “famosi” si intendono Muniz, er Mutanda o il fantino Aceto, nella casa trovano ormai posto concorrenti che tanto “presi dalla strada” non sono. Anche in questa settima edizione, si sono scelte le solite soubrettine scalpitanti (e mancate): la compagna di Edoardo Costa, Mirela, vee jay a Match Music; la fidanzata dell’ex tronista Luca Dorigo, Melita, già vista a Distraction e già concorrente di Miss Maxim. Chi non entra dalla porta, lo fa dalla finestra. Alla faccia delle dichiarazioni del direttore di Canale 5, Massimo Donelli: «Non ci saranno vip, semi-vip o quarti di vip. Anche quest’anno puntiamo su ragazzi normali».
Il cast

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Dopo “Mister Minchia”, è la volta di Diana, russa trapiantata da anni in Italia, proveniente da una famiglia di circensi. Indossa stivali di pelo tanto per ricordare che viene dal freddo ed è protagonista di un siparietto comico alle spalle (come se non lo sapesse) di Alfredo. Tenetela d’occhio: il maschio migliore se lo prenderà lei. Poi Gabriele, PR 27enne eterno fuoricorso. Un misto fra Mauro Di Francesco e l’Ezio Greggio di Yuppies e Selvaggi. Si presenta in smoking, ma è stato sbattuto subito in discarica.
Milanesone simpatico e un po’ sbruffone…
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Milanesone simpatico e un po’ sbruffone, ricorda Patrick e Tonon. Dopo di lui la 25enne amante del lusso (e della chirurgia estetica) Guendalina. Aspettiamo qualche “scoop” di

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Striscia per svelarne la vera età. Poi il ricciolino Alessandro, 27enne romano, carino, somigliante a Riccardo Scamarcio, ma con il viso più angelico, già concupito dalla buongustaia Diana. Rispetto al livello rasoterra degli altri, Alessandro sembra anche dotato di cervello. Merce rara, nella casa. Fa il vigile del fuoco e suona la tromba. Poi ancora: le due soubrettine Melita e Mirela, la conduttrice di autobus Francesca, 28enne napoletana. Per sentirsi sempre al lavoro, dormirà su un

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vecchio autobus, adibito a soggiorno. Occhi sbarrati all’ingresso di Raniero, 23 enne cittadino del mondo, muscoloso e tatuato. Fa il barman e abita da solo dall’età di 16 anni. È lui il macho della casa, una sintesi efficace fra palestra e animo bohemien. Aspettiamo di vederlo in azione. Picchi di audience. Milo, invece, ha 29 anni e lavora nella ristorazione. Burlone, almeno quello. Poi la giunonica Gabriella, speaker bolognese, trasferitasi a Roma. L’hanno scelta grossa, come la tabaccaia

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di Amarcord. Entra la spagnola Dominic, un curriculum da sottobosco dello spettacolo, il GF è la sua occasione per lasciarsi alle spalle le discoteche più tamarre. Ultimo, ma non per questo trascurabile, il toscano Michele, personaggio sfortunato uscito dal libro Cuore: è orfano e lavora come factotum della nonna anziana. Capelli rasati, un sopracciglio sfregiato. Viso maledetto.
Gli ambienti

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La casa è più grande (1600 metri quadri, oltre 100 a testa) e riprende nell’arredamento lo stile svedese: legno, plexiglas e acciaio, una piscina, una sauna, idromassaggio, aromaterapia e un giardino con siepi di mirto. La suite, che ancora non si è vista, si dice sia un “paradiso” in stile Maldive, a metà fra l’edonistico e il biblico: tanto verde, vegetazione rigogliosa, un albero con la mela del peccato originale e un serpente attorcigliato. I concorrenti hanno già assaggiato però il lato B, l’ostentato, almeno a parole, cinismo. A partire dai due vincitori del pre-reality Il candidato: sospesi in aria, sopra la passerella di cristallo, in attesa di essere televotati. Fra Salvatore, bancario di Scampia (un paradosso), e Andrea, aspirante pompiere valdostano, l’ha spuntata Salvatore che è così entrato nella casa come concorrente. Il tugurio quest’anno riprende il tema della discarica: altro efficace sberleffo, metafora riuscita dell’intero programma. La discarica è formata da un autobus, a testimoniare lo stato dei trasporti italiani, una Fiat 600 che farà da confessionauto e una serie di sacchi pieni di polistirolo che si vuol far credere contengano immondizia putrefatta. Le prime quattro vittime sono il bauscia Gabriele, l’autista Francesca, il ristoratore Milo e Miss Botox Guendalina.
Gay Argomento spinosoIl Gf dovrebbe essere rappresentativo del telespettatore e dell’italiano medio. In sette edizioni si sono avvicendati oltre un centinaio di concorrenti. Di nazionalità, regioni, razza e ceto differenti. Mai un gay dichiarato.
Nella prima edizione si è a lungo chiacchierato sui gusti di Rocco Casalino, infilatosi nel letto di Taricone e sempre ambiguo nel descriversi. Dopo anni si è dichiarato ai rotocalchi come bisex.
Nella quarta edizione, qualche maligno ha visto nel fidanzamento del metrosexual Tommy Vee con la venezuelana Carolina Marconi, una copertura per lui e un trampolino per lei. Ma forse era solo l’accento veneziano a tradire il dj.
Nella quinta, il vincitore Jonathan Kashanian rispondeva all’unica tipologia di gay che passa sul piccolo schermo italiano: stilista, effeminato, urletti e pianti. Ma neanche Jonathan ha parlato in modo chiaro di sé.
Tabù gay, come mai? Forse perché il GF prende soprattutto un pubblico tradizionale, di età avanzata e bassa scolarità. L’omosessualità sta ottenendo visibilità nella vita quotidiana. Ma con la casalinga di Voghera, o chi per essa, si preferisce tacere o al più presentare vecchi cliché. Un errore grossolano. Si finisce per dimenticare un target clou per i reality: i gay, trend setter necessari per rivitalizzare un genere in pieno decadimento.
RazzismoConsoliamoci. Anche gli inglesi, davanti ai quali gli italiani si considerano sempre un po’ provinciali, sono caduti nella trappola del trash d’accatto. Lo hanno fatto in modo gratuitamente offensivo. Una concorrente indiana è stata discriminata con insulti razzisti, creando un mezzo incidente diplomatico fra Stati. Massicce le proteste in India, con tanto di fantocci incendiati. In Inghilterra ci si è accontentati di una più modesta corsa al telecomando: Big Brother ha raddoppiato gli ascolti. È la tv, bellezza!
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di Matteo Bandini