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LA VERITÀ È SOTTO LA BIONDA

Una investigatrice lesbica assoldata da una stella del pop ossessionata da un ignoto ammiratore. Ma non tutto è come sembra. “Beneath the blonde”, nuovo romanzo di Stella Duffy.

Stella Duffy
Beneath the blonde
Marsilio editore
euro 14,50

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La verità è “sotto la bionda”, o almeno è lì che la cerca Saz Martin, la detective lesbica di “Beneath the blonde“. Il romanzo, pubblicato in Italia da Marsilio, è il terzo della saga ideata dala poliedrica attrice, commediografa e scrittrice britannica Stella Duffy, già autrice di “Calendar girl” e “La settima onda”.
Saz, che convive a Londra con Molly, un medico di origine asiatica, è appena uscita dall’ultimo drammatico caso quando riceve l’incarico di vegliare sulla sicurezza di Siobhan Forrester, biondissima e sexy leader del gruppo rivelazione “Beneath the blonde”. Da un po’ di tempo alla cantante arrivano mazzi di rose, tutte invariabilmente gialle. Quando ai fiori si aggiungono strane telefonate, Siobhan comincia a divenire inquieta.
Nonostante i timori crescano e venga ingaggiata Saz, la notizia non deve però trapelare alla stampa e nemmeno agli altri membri del gruppo, con l’esclusione di Greg, che di Siobhan è il fidanzato. È così che la detective dovrà celarsi sotto i panni di un’improvvisata aiuto addetto stampa e partire in tournèe con la band. Ma in lei si insinuerà presto il sospetto che non le sia stato raccontato proprio tutto…
Più giovane e irrequieta della collega americana Lauren Laurano (l’investigatrice dei romanzi di Sandra Scoppettone), Saz Martin tenterà anche di contrastare una sottile attrazione per la bellissima protetta, nel timore di compromettere la sua relazione con Molly.
Pronta a lottare contro i pregiudizi, dotata di una personalità decisa, ma priva della sindrome di Wonder Woman, Saz si rivela senza dubbio una protagonista ironica e ben tratteggiata. A renderla ancora più amabile, i momenti di toccante autenticità (come quando si ritrova a fare i conti con le proprie cicatrici, dovute a un’idagine “finita malissimo”) e soprattutto la sensazione che sia tutt’altro che una superdetective e che, in fondo, non ne sappia molto più del lettore.
Una scrittura brillante e agile quella della Duffy, alla quale non rende giustizia una traduzione italiana sciatta e a tratti irritante. La trama si sviluppa fra Londra, Los Angeles e la Nuova Zelanda, terra in cui Stella Duffy è cresciuta, analizzando con cura i rapporti fra i personaggi e la bizzarra vita delle rockstar, con qualche omicidio a fare da sfondo, ma senza offrire al lettore grandi sviluppi fino al repentino epilogo. Del resto, la stessa autrice ha ammesso di non essere tanto interessata a identificare l’assassino, quanto a scoprire perchè gli eventi accadono, perchè si mente, perchè si commettono crimini… Se questo era lo scopo, si può dire piacevolmente raggiunto.
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