La vittoria di Vladimir è la nostra vittoria - vladimivice3 - Gay.it Archivio

La vittoria di Vladimir è la nostra vittoria

La vittoria di Vladimir Luxuria è una soddisfazione. Per lei e anche per tutti noi.

Una settimana prima di partire per l’isola, ebbi modo di dire nell’orecchio a Vladimir, nel caos di un locale notturno, che la sua era stata una scelta giusta e che secondo me le avrebbe dato nettamente più soddisfazioni della politica, perché era quello il suo vero lavoro, il terreno su cui meglio spendere se stessa. Erano alcuni mesi che non ci ritrovavamo, peraltro dopo una furiosa litigata  come quelle che possono accadere solo a due persone che si stimano, si rispettano e rimangono deluse quando l’altro compie un gesto che non ci si aspetta. E la sua umanità, impagabile, come i sue due occhioni dolci, innocenti quanto disincantati, era lì, pronta ad esplodere in un’isola sperduta dell’Honduras, sotto le telecamere, davanti a milioni di telespettatori.

Così è stato.

Vladimir ha conquistato l’Italia non tanto e non solo per la sua political correctness – che peraltro nel nostro paese non è mai andata così poco di moda -. Certo, Vladimir ha stracciato anche per questo: la Rai, la splendida Simona Ventura, lo stesso governo di centro destra, non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione di far vincere al reality più famoso d’Italia non solo una transgender ma la transgender per eccellenza, rassicurante (perché Vladi lo è) ma comunque – ed evidentemente – fuori dall’ordinario.

Vladi ha vinto, io credo, perché all’Isola, ben più che in politica, ha saputo "bucare" con la sua umanità, che riesce a trasmettere quando affronta qualsiasi argomento, ma soprattutto quando si rapporta con gli altri ed emerge tutta la sua schiettezza – che pure qualche problema le ha creato – ma anche tutta la sua generosità, la sua capacità di comprensione. Ed anche il suo rigore morale, tanto più inaspettato agli occhi di chi non comprende quanta moralità può esserci in una persona come lei.

Ti vogliamo bene, Vladimir. Perché hai vinto per te stessa, certamente. Ma perché hai vinto anche per tutti noi. E te lo sei ampiamente meritata. Torna presto.

Alessio De Giorgi
direttore di Gay.it