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Latina pronta a riconoscere le nozze gay celebrate all’estero

Approvata una mozione del consiglio comunale che chiede la trascrizione dei matrimoni gay

Antonio Garullo e Mario Ottocento

Antonio Garullo e Mario Ottocento

Latina segue l’esempio di Grosseto , o meglio le indicazioni nate dalla recente sentenza del tribunale del capoluogo maremmano che ha riconosciuto come valida la richiesta di trascrizione delle nozze che una coppia gay aveva celebrato a New York.
Il consiglio comunale del comune laziale, infatti, ha votato una mozione con cui auspica che anche l’amministrazione locale possa trascrivere atti simili riconoscendo le coppie gay sposate all’estero.
La mozione è nata, anche in questo caso, dalla richiesta presentata da una coppia, Antonio Garullo e Mario Ottocento. I due si sono sposati nel 2003 in Olanda.

Antonio Garullo e Mario Ottocento

Antonio Garullo e Mario Ottocento

Dopo il matrimonio olandese, la coppia aveva chiesto, senza ottenerla, la trascrizione dell’atto al comune di Latina. Alla luce della sentenza di Grosseto, però, Antonio e Mario hanno inoltrato nuovamente la loro proposta.
Il provvedimento, presentato da quattro consiglieri del PD, è stato approvato con 14 voti favorevoli, solo 2 contrari e un astenuto.
Intanto, un altro comune laziale mette all’ordine del giorno la questione delle coppie di fatto. Si tratta di Aprilia, dove i consiglieri del centrosinistra hanno presentato una proposta per l’istituzione del Registro delle unioni civili.