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LE 180 VISIONI DA SODOMA A HOLLYWOOD

Presentato il ricchissimo programma del XXI Festival Gay di Torino ‘Da Sodoma a Hollywood’. Si inaugura col musical ‘Rent’ e si chiude con la commedia spagnola ‘El calentito’. Ecco i dettagli.

Visioni, tante. Retrovisioni: Ken Russell (50 anni – di carriera – visionari e implosivi). Previsioni sulla riuscita: ottime. Si preannuncia come uno dei più ricchi e variegati degli ultimi anni, il 21° Torino International Gay & Lesbian Film Festival ‘Da Sodoma a Hollywood’ (20-27 aprile 2006), presentato ieri mattina nell’elegante e multimediale Museo del Cinema all’interno della Mole Antonelliana. “Abbiamo stipulato con l’associazione ‘L’Altra Comunicazione’ una convenzione limpida che prevede che il Museo del Cinema di Torino si faccia carico della gestione amministrativa e del coordinamento organizzativo della manifestazione mentre la responsabilità artistica del progetto rimane sulle loro spalle” ha spiegato il direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera.

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«Sono molto emozionato e contento perché 21 anni fa Alberto Barbera è stato uno dei garanti del nostro festival» ha continuato il direttore Giovanni Minerba. «E poi perché avremo come ospite un mito mio e di Ottavio, Jeanne Moreau, che sarà a Torino dal 20 al 23 aprile. Apriremo con l’anteprima italiana, in collaborazione con la Sony, del musical ‘Rent’. Alla serata di apertura, presentata da Fabio Canino, interverranno Caterina Guzzanti e Dolcenera. Il 25 aprile faremo un omaggio a Raffaella De Vita con un’iniziativa di raccolta fondi per le donne operate al seno. In chiusura avremo il film spagnolo ‘El Calentito’ con spettacolo presentato da Manila Gorio e interventi di Gi-Nergia, Gennaro Cosmo Parlato e Valentina Gautier. Il budget complessivo del festival è di 410.000 euro. L’anno scorso gli incassi hanno raggiunto i 31.000 euro”.
Walter Giuliano, assessore alla Provincia, ha ribadito che «essere qui oggi al Museo del Cinema significa che le istituzioni hanno scommesso sul sistema cinema. ‘Da Sodoma a Hollywood’ ha consolidato il suo importante ruolo ma la società guarda sempre con la presunzione di dare giudizi su chi fa scelte diverse dalla maggioranza. I temi dei nuovi diritti sono attuali e discussi: la democrazia è un sistema che deve allargare il più possibile i diritti personali e collettivi. Questa manifestazione non è solo spettacolo e cinema, ma come sempre, quando la cultura è intelligente, occasione per riflettere e meditare. La Provincia di Torino e il TorinoPride sostengono ‘Da Sodoma a Hollywood’. Buon festival». «Sono 180 film sparsi in tantissime sezione» ha spiegato l’organizzatore Cosimo Santoro. «Quello che abbiamo cercato di fare è ottenere un festival che mischiasse le cose più popolari, come l’omaggio a Cher, a quelle più anticonvenzionali come la sezione ‘Voice Over’ o l’omaggio al cinema turco ‘TransIstanbul’ in ‘Europa Mon Amour’. I film in concorso arrivano da quattro continenti, la commedia americana ‘Happy Endings’ di Don Roos avrà una distribuzione italiana grazie a 01 Distribution e Raicinema. Fuori concorso abbiamo due film molto importanti: ‘Le temps qui reste’ di François Ozon e ‘Breakfast On Pluto’ di Neil Jordan. Tanti gli omaggi: Yonfan, regista hongkonghese considerato ancora un autore di secondo piano nella cinematografia del suo paese ma che ha ottenuto grande successo all’estero. Ci sono anche Barbara Hammer e Alain Guiraudie. La retrospettiva di Ken Russell contiene una ventina di titoli significativi.
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La retrospettiva di Ken Russell contiene una ventina di titoli significativi. Russell in persona doveva essere presente a Torino ma purtroppo è nelle Filippine per girare il suo prossimo film. Di tricolore purtroppo c’è poco oltre all’anteprima di ‘Mater Natura’ di Massimo Andrei giovedì alle 21.00 al Teatro Nuovo. Anche la produzione di corti e documentari era ridotta, non c’era tanto materiale, abbiamo scelto pochi film qualitativamente buoni, tra cui tre cortometraggi e due documentari nella sezione ‘Panoramiche’. Presentiamo un film di Alessandro Golinelli (‘Fi jerda – Al campetto’ codiretto con Rocco Bernini, n.d.r.) che sfiora il tema dell’omosessualità e fa un discorso più ampio legato al tema dell’immigrazione». «Vi consiglio l’omaggio a Barbara Hammer che purtroppo per gravi motivi personali non potrà essere a Torino» ha continuato la curatrice Ricke Merighi «Un viaggio impressionante di un’artista sperimentale che vi accompagnerà in mondi molti diversi.

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Sentivamo il bisogno anche di una sezione sul porno perché è facilissimo accedere alla pornografia di mercato ma difficile scovare una programmazione completamente sommersa: sono film che affrontano in maniera assolutamente esplicita, diretta e immediata la sessualità da un altro punto di vista». «Alain Guiraudie è invece un regista quarantenne francese» ha concluso l’altro organizzatore Davide Oberto. «Il suo ‘Ce vieux rêve qui bouge’ è stato definito da Godard il migliore film di Cannes 2001. Sarà presente anche Vecchiali con due prime mondiali». Oltre a ‘Happy Endings’, hanno già una distribuzione italiana ‘Breakfast On Pluto’, ‘Rent’ e ‘Le temps qui reste’.

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Dodici i lunghi nel concorso internazionale come non mai (Turchia, Nuova Zelanda, Taiwan, Messico, Germania, Austria, Bosnia Erzegovina, Usa, Romania, Francia, Filippine, India) in cui spiccano in pole position tre titoli: il Teddy 2006 ‘The Blossoming of Maximo Oliveros’ di Auraeus Solito, dramma sull’amore impossibile tra il dodicenne Maxi e il poliziotto Victor; il messicano ‘El cielo dividido’ di Julian Hernandez sulla passione sensuale e condivisa tra i giovani Gerardo e Jonas; il primo film bosniaco apertamente gay, ‘Go West’ di Ahmed Imamovic, coprodotto da Jeanne Moreau. Non manca un omaggio per il doppio anniversario di Luchino Visconti (centenario della nascita e trentennale della morte) con un documentario di Carlo Lizzani del 1999 intitolato semplicemente ‘Luchino Visconti’. Tra i giurati vip, lo splendido attore di Von Trier Udo Kier, la regista americana Rose Troche e Giuseppe Bertolucci. Durante il festival sarà inoltre possibile visitare una mostra del fotografo Greg Gorman che terrà anche un workshop rivolto a partecipanti selezionati.
Imperdibile il rutilante omaggio a Cher ‘Movie&Music Divas: Cher – 60 Glamourous Years’ in cui spicca un’interessante videolettura con brani di rari documentari e i successi musical-televisivi della superstar americana, indiscussa icona gay che all’anagrafe risulta come Cherilyn Sarkisian LaPierre in Bono. Cura la sezione il deejay eporediese Resident Virus, supervisore delle molte feste (una ogni sera) tra cui ‘The Ken Russell Party’, ‘Miss Drag Queen Piemonte Party’, ‘Cher Tribute’, ‘Xtreme Love 2’, ‘Turkish Night’ e, in chiusura, ‘The Farewell Party’.
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