"Le bruciavamo, quelle come voi": monaco denunciato da coppia lesbica - monaco streghe 1 - Gay.it Archivio

“Le bruciavamo, quelle come voi”: monaco denunciato da coppia lesbica

È accusato di molestie un monaco cattolico che aveva definito “streghe” due donne lesbiche

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Un monaco inglese è stato accusato di molestie per avere detto ad una coppia di lesbiche che sono delle streghe: “Le bruciavamo, quelle come voi”.
Secondo quanto riporta il telegraph, il monaco, che si chiama Damon Kelly, appartiene ad un gruppo cattolico che si chiama Black Hermits ed ha avuto una discussione con le due donne dopo che ha lasciato un volantino contro l’omosessualità sotto la loro porta.
Due settimane dopo, l’uomo ha messo sotto la porta della coppia un altro volantino in cui definiva la loro sessualità come “parte della follia deld iavolo”.
I magistrati di Leicester hanno ascoltato la testimonianza di una delle due donne che ha dichiarato di avere avuto le palpitazioni leggendo i messaggi del monaco. Kelly ha dichiarato al procuratore che stava facendo “il lavoro di Dio”.

Il primo incontro tra il monaco e le due donne si era verificato lo scorso ottobre, in un parco cittadino, dove Kelly stava facendo un volantinaggio contro gli stili di vita che l’uomo definisce “peccaminosi”. La coppia ricevette il volantino e fermò il monaco per restituirglielo, ma lui rispose: “Tenetelo, urinateci su, defecateci su”. A quel punto una delle due ragazze tentò di difendere la loro sessualità e la loro vita, ma Kelly rispose: “Le bruciavamo, quelle come voi”.
Nei giorni successivi, il monaco si era presentato a casa delle donne per infilare i volantini sotto la loro porta e una lettera in cui c’era scritto: “alle streghe dal monaco” e ancora “streghe, gay, lesbiche e quelli che cambiano sesso” venivano descritti come “parte della follia del diavolo”.
Da lì, la denuncia per molestie.
Il difensore del monaco ha motivato le azioni di Kelly spiegando che il monaco intende perseguire il peccato e non i peccatori. Il giudice ha rinviato la causa di tre settimane e intanto l’uomo è stato rilasciato su cauzione con l’impegno a non diffondere più volantini del genere.