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LE IENE RIDONO SULLA VERITA’

Sono arrivate molte lettere di protesta per il servizio sulle presunte abitudini dei gay trasmesso a ‘Le Iene’. Ma vogliamo negare che accanto ai matrimoni gay esistono anche sesso facile e dark room?

Salve Fabio,

ti scrivo perchè mi sembri la persona più indicata relativamente ad una questione che mi ha molto indignato recentemente… Nonostante il possibile ‘conflitto di interessi’ dovuto al fatto che i protagonisti dello spiacevole evento sono proprio i tuoi ex colleghi de ‘Le iene’ di Italia 1.

Qualche giorno addietro, esattamente giovedi 24/10, è stato mandato in onda un servizio ‘rivelatore’ sulle abitudini di, chiamiamole così, ‘socializzazione’ dei gay; uno delle iene, sinceramente non ricordo nemmeno chi fosse, in incognito e con una telecamera rigorosamente nascosta, si è recato in un discobar gay milanese, con l’aria del solitario in cerca di compagnia. Vengoni mostrati due approcci posti in atto da persone che comunque avevano notato l’aria di ‘ricerca’ del Nostro ineffabile eroe; in particolare il protagonista del secondo è un ragazzo ventiduenne, abbastanza disinibito, che, notata la disponibilità della preda, dopo un breve colloquio per rompere il ghiaccio, gli propone un giro in macchina. Viene mostrata anche la breve passeggiata in macchina durante la quale il ragazzino si lancia in azioni esplicite di seduzione, venendo bruscamente fermato dall’irreprensibile iena, che continua a ripetere con tono moralista: ‘Ma tu faresti del sesso con una persona che hai apppena conosciuto?’. Il ragazzino replica: ‘Certo, lo farei anche dopo un secondo, naturalmente con il preservativo’. Finisce la passeggiata con visibile soddisfazione per lo ‘scoop’ da parte della iena e supponibile ‘doccia fredda’ per il ragazzino scaricato.

Ora mi sembra lecito chiedermi quale fosse mai il fine di questo servizio, introdotto dalla Marcuzzi come un reportage ‘sulle abitudini dei gay, insomma come si conoscono, che locali frequentano etc etc’

Dimostrare che i gay sono tutti zoccoli?? Che si contraddistinguono per la faciloneria con cui vanno a letto con altri infoiati?? Che l’essere considerati a maggior rischio tra le categorie di possibili vittime di malattie a trasmissione sessuale è giusto?? Cosa? Una cosa deve essere chiara: la lungimiranza e la capacità critica non sempre sono bagaglio dell’attuale spettatore medio della Tv italiana, specie relativamente ad un certo tipo di programmi che notoriamente hanno un target intellettivo medio-basso.

Vedere un servizio del genere e sposare facili conclusioni è la più facile delle conseguenze; non mi sembra la direzione giusta da seguire se davvero si desidera la tolleranza e l’accettazione delle minoranze da parte delle sempre più ottuse maggioranze.

E mi domando, e vorrei sinceramente domandarlo al curatore dei contenuti della trasmissione in oggetto: per caso la medesima situazione si sarebbe mica (noooooh eh??) potuta verificare in un locale eterossuale? Giammai accade in un locale ‘straight’ che un giovane a caccia rimorchi e ‘trombi’ istantaneamente con l’assatanata di turno??

BASTA! BASTA! BASTA! Offende la mia dignità dire ciò che segue, perchè dovrebbe essere patrimonio naturale dell’essere umano del XXI secolo, ma mi costringete a farlo: COM’E’ BANALE ED IGNOBILE GENERALIZZARE!! Tra i gay ci sono zoccoli, bigotti, simpatici, ignoranti, malvagi, furbi, disperati, fortunati etc etc. Esattamente come tra gli eterosessuali.

Ciao Fabio, spero che rifletterai su quanto ho scritto, nonostante il conflitto di cui sopra.

Ti saluto

Gianpiero da Roma

Carissimo Gianpiero,

Vorrei subito farti notare che non sto vivendo nessun conflitto d’interessi. Non lo vivo adesso e non l’ho mai vissuto nemmeno quando del cast delle Iene facevo parte a pieno titolo. Ho avuto i miei bei problemi anche là, se ti può interessare!… Per la voce "conflitto d’interesse" ti devi rivolgere al Presidente del Consiglio in carica, lui sicuramente ti saprà spiegare. Io le mie scelte le ho sempre fatte, pagandone anche le conseguenze, esclusivamente in base a quello in cui credevo, condivisibile o meno, ma sempre dettato da un’onestà di fondo, ergo… non ho bisogno di riflettere grazie alla tua lettera, che peraltro condivido al 90%. Detto questo, sono d’accordo con quanto scrivi, o meglio, con quanto scrivete, visto che di lettere che si lamentavano del servizio delle Iene ne sono arrivate parecchie.

Comincerei con il consigliare di scrivere, oltre a me, ai diretti interessati tramite il sito di Mediaset. Perché è sicuramente utile lamentarsi "in casa" ma bisogna anche alzare la voce all’esterno. Caro Gianpiero, impara ad incazzarti con chi ti offende una volta tanto. Lamentarsi di come i gay vengono descritti dà fastidio anche a me, ma bisogna farlo notare direttamente a chi i gay li offende, con grande dignità, senza paura ed ipocrisia!!! E poi ricorda: non esiste programma televisivo, testata giornalistica, stazione radio ecc, ecc che sia "politically correct" per natura. Sono obbiettivi quando fa comodo, quando serve. Se si può usare qualcuno o qualcosa per rendere il servizio più divertente, più morboso o più appetibile, ben venga! Le Iene sono come gli altri, né meglio né peggio.

Vorrei ricordare però, che nel 2000, nel periodo che precedeva il World Gay Pride, fu fatto un servizio divertente contro l’atteggiamento della Chiesa riguardo la concomitanza del Giubileo con il Pride. Poi, entrando nel merito del servizio. Io non l’ho visto. Mi sono fatto raccontare come era. Non mi è piaciuto per niente. Era la puntata andata in onda subito dopo il "matrimonio gay dell’anno" tra Alessio De Giorgi e Christian Panicucci (roba da far scomparire quello di Carlo e Diana come copertura pubblicitaria!) Si, perché per i media, era veramente il matrimonio dell’anno, quindi era da segnalare, commentare, descrivere, criticare, sezionare, interpretare, deridere ecc ecc.

Le iene lo hanno fatto a modo loro, tutto qua. Hanno fatto vedere che, se da una parte ci sono persone che hanno voglia di una vita "regolare" diciamo così, ci sono altre persone che continuano ad andare nei locali a rimorchiare. Vogliamo negare la realtà Gianpaolo? Sono d’accordo con te per come questa cosa è stata mostrata, portata in tv in modo parziale e senza possibilità di replica. Fesso soprattutto il ragazzo che ha firmato la liberatoria per mandare in onda il servizio. Ma sinceramente non vedo cosa ci sia di tanto distante dalla realtà. Hai mai sentito parlare di dark room? di luoghi di battuage? Nei locali credi sia così difficile trovare qualcuno con cui uscire per scopare dopo trenta secondi? Certo, hai ragione quando dici che non tutti siamo così (e meno male!) ma è una realtà e non possiamo nasconderla. Se vogliamo essere integrati totalmente in questa società oltre a far vedere quanto siamo bravi, corretti, sensibili e normali, bisogna aspettarsi anche che facciano vedere anche che siamo zoccole! come gli etero, sono d’accordo con te, ma fa più effetto, sensazione, scandalo, sentirlo dire al riguardo di gay, non trovi? Il mio non vuol essere assolutamente un discorso moralistico, per carità, ognuno è libero di fare quello che vuole. Ma è vero anche che l’atteggiamento di qualcuno, specialmente se più eclatante, spregiudicato, "frizzante", birichino insomma, è più appetibile per chi deve catturare telespettatori.

Ripeto, il servizio ha fatto incazzare anche me, ma credo che comunque rispecchi una parte (solo una parte) della realtà. Aspettiamo fiduciosi che le Iene facciano un servizio sui bravi mariti eterosessuali che lasciano le mogli a casa per andare con i trans di cui poi, in pubblico, parlano malissimo. Ah,no, dimenticavo…lo hanno già fatto anni fa…..

Fabio

di Fabio Canino