Le lacrime di Lady Gaga: “Mi sento sfigata, come al liceo”

Nel video ch andrà in onda il 7 maggio su HBO, Lady Germanotta non riesce a trattenere le lacrime: i fantasmi di un passato all’insegna del bullismo la perseguitano ancora.

^f1Nel video che si intitola "Lady Gaga Presents the Monsters Ball Tour at Madison Square Garden" che andrà in onda il prossimo 7 maggio su HBO, la pop star parla di sé nel backstage.
Sono immagini inedite, in bianco e nero, di una Lady Gaga tutt’altro che sicura di sé come siamo abituati a vederle nelle apparizioni pubbliche. E ad un tratto, inizia a piangere.

^rf2"A volte mi capita di sentirmi ancora come la ragazzina perdente delle superiori – dice guardandosi allo specchio – e allora devo farmi forza e dirmi che sono una superstar ogni mattina, così da superare la giornata ed essere per i miei fans quello che hanno bisogno che io sia. Ma, a volte, ho ancora quella sensazione, come se le persone tentassero di distruggermi. Non posso essere distrutta, non voglio essere distrutta e non distruggerete il regno abitato dai miei fans".
"Lotto per ogni ragazzino come me che si è sentito come mi sono sentita io – dice stringendo i pugni -, e si sente come mi ancora mi sento io. Fa male sapere quanto sangue autentico e sincero scorra nel mio spirito e rendersi conto che la gente lo ignori… perchè vedono ali e rossetti e basta, perchè non capiscono. Voglio soltanto essere una regina per loro e a volte non mi sento tale. Non si tratta più di essere vincente per me stessa, ma di essere una vincente per loro".

^f3Poi, Stefani Germanotta, che ha spesso raccontato della sua infanzia all’insegna del bullismo a causa dei chili di troppo e di un naso un po’ troppo evidente, china la testa e si mette a pregare: "Per favore dammi la forza di essere una vincitrice non per me, ma per tutti loro… Per favore aiutami a essere forte e a riconoscere la mia forza. Per favore Signore, aiutami a essere coraggiosa. Caro dio, dammi il coraggio, non lasciarmi sconfiggere dalle mie insicurezze".
Ecco l’anteprima del documentario: