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Le nuove icone gay? Sozzani e Cacianti battono Lady Gaga

Le giornaliste di moda spodestano cantanti e attrici del calibro di Lady Gaga e si guadagnano per meriti professionali il primato delle preferenze del pubblico omosessuale.

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Fine di un’era. Non più le dive della canzone come Patti Pravo, Loredana Berté e Amanda Lear. Gli omosessuali italiani, da sempre un target fra i più attenti e anticipatori delle tendenze e degli stili di vita ora apprezzano donne che lavorano e che si distinguono forse non per eccentricità, ma sicuramente per la propria capacità professionale, divulgativa e di gestire il potere. Almeno secondo un sondaggio del sito Gay.it che ha promosso una ricerca fra 500 omosex italiani, di età compresa fra i 18 e 55 anni. A sorpresa, fra le nuove icone risultano ai primi posti due "super donne" della moda italiana. A pari merito la potente direttrice di Vogue Franca Sozzani e la firma del TG1 Paola Cacianti, con il 21% delle preferenze.

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Nel caso della Sozzani, gli intervistati dichiarano di apprezzare carattere e determinazione ma anche, sorprendentemente, il piglio "virile". Il volto moda del TG1 è invece apprezzato dai gay per l’immagine bella e rassicurante ma anche per la capacità di sapere raccontare la moda con un linguaggio pop. Ma i gay amano comunque sempre anche le donne eccentriche. Infatti al terzo posto si piazza Rosanna Cancellieri, con il 18% delle preferenze, che uno zoccolo duro di fan apprezza soprattutto per la vena pungente e poetica, e per i toni spesso dissacratori nei confronti del dorato mondo del fashion. Al quarto posto si piazza Cristina Parodi, regina indiscussa dello stile, che con la sua allure chic non delude mai gli affezionati telespettatori del TG5. Il 16% del campione intervistato la stima soprattutto per i suoi toni "vellutati" e per il suo "elegante understatement", mai al di sopra delle righe.

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Al quinto posto di questa singolare classifica si piazza il volto de La 7, Cinzia Malvini, autrice anche del seguitissimo blog "te la do io la m.o.d.a.", impareggiabile nello strappare interviste anche ai personaggi più ostici e irraggiungibili grazie al suo sorriso accattivante e alla capacità di saper mettere a proprio agio chiunque. A lei vanno il 14% dei voti. All’ultimo posto si piazza l’intramontabile Jo Squillo, che il 10% del pubblico omosessuale intervistato ama per la sua irriverenza e ironia, oltre che per lo stile originale e chiassoso con cui si presenta. Ma chi sarebbero invece le stelle in declino secondo questo sondaggio?

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A sorpresa bocciati alcuni nomi celebri dello show-biz, che per anni hanno dettato tendenze e imposto filoni. Al primo posto della classifica delle "detronizzate", la pop star più famosa del mondo, Madonna. Per anni indiscussa icona gay, simbolo della trasgressione per eccellenza, la regina del pop non convince più: i suoi ormai ex fan la giudicano troppo "imborghesita" e non le perdonano il fatto di essersi "venduta" alle Maison del lusso, ma anche di massa, del fashion-system. Per lei un 37% di fischi. Nemmeno le provocazioni esagerate e fini a sé stesse tipiche di Loredana Berté, raccolgono più consensi. Il 23% degli intervistati le consiglierebbe addirittura un ritiro spirituale per trovare nuove fonti di ispirazione. 

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In declino anche le follie di Lady Gaga? Pare proprio di sì, almeno secondo un 17% del campione, che la giudica troppo kitsch e surreale e, ovviamente, impossibile da imitare. La stessa Patty Pravo, per anni incontrastata sovrana dell’immaginario omosex, ha dovuto cedere il trono ai nuovi volti televisivi. Il 13% del pubblico gay crede che abbia ormai perso lo smalto da "ragazza del Piper" che la rese famosa negli anni sessanta.
All’ultimo posto delle bocciate, con il 10% dei voti, l’antesignana per eccellenza dell’ambiguità, celebre soprattutto per le voci sulla sua indefinita sessualità, Amanda Lear, i cui apprezzamenti sono scesi vertiginosamente per via delle liasion con uomini molto più giovani, che le hanno valso invece l’appellativo di "cougar" un po’ troppo attempata.