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LE VITTIME CHE NESSUNO RICORDA

Centomila omosessuali uccisi dall’odio nazista. Ma nessuno lo sa. Oggi, per la Giornata della Memoria, una lapide sarà apposta nell’unico campo di sterminio italiano. Inizia la memoria.

PISA – E’ una ricorrenza particolare questa del 27 gennaio 2005; non solo perché è il 60esimo anniversario della liberazione del campo di Auschwitz, ma anche perché per la prima volta sarà posta una lapide in memoria delle vittime omosessuali del nazifascismo nell’unico campo di sterminio sul suolo italiano, la Risiera di San Sabba, a Trieste. Un evento storico che restituisce parzialmente dignità alle decine di migliaia di gay e lesbiche uccisi dall’odio nazista.
Ma non sarà questo l’unico momento di commemorazione in Italia: sono tanti i circoli e le realtà locali che hanno organizzato per questa Giornata della Memoria, iniziative volte a ricordare all’opinione pubblica che anche le persone omosessuali sono state vittima di persecuzione. E, in alcuni paesi del mondo, lo sono ancora. Una realtà che molti ancora ignorano.
“A differenza delle famiglie ebree – spiega il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, che sarà oggi a Trieste, presso la Risiera di San Sabba, per l’apposizione della lapide in memoria delle vittime omosessuali dell’olocausto – che hanno saputo coltivare la memoria dei loro cari uccisi dal nazismo e ne hanno compianto la sofferenza, spesso le famiglie delle vittime omosessuali si sono vergognate di rendere pubblico l’accaduto. La memoria è stata così occultata per decenni e solo recentemente sta lentamente tornando a galla. Per questo è ancora più prezioso conoscere e ricordare”.
In Germania l’articolo del codice penale, il famigerato “paragraph 175”, in base al quale furono perseguitati gli omosessuali durante la dittatura nazista, rimase ancora in vigore per decenni dopo la fine della guerra. Solo nel 1968 venne abrogato nella Germania dell’Est e nel 1969 in quella dell’Ovest. Alcuni dei superstiti dei lager nazisti furono nuovamente arrestati dopo la guerra in base alla stessa legge.
Gli omosessuali reclusi nei lager venivano contrassegnati con un triangolo rosa cucito sulle casacche. Ad essi non toccarono le camere a gas, riservate agli ebrei. Morirono a seguito di sperimentazioni chirurgiche, castrazione, lavori forzati. Nei campi costituivano il gradino più basso, talvolta maltrattati o violentati dagli stessi compagni di prigionia.
In Italia, alla deportazione si preferì il confino coatto in luoghi isolati e remoti (Favignana, Ustica, San Donnino delle Tremiti, ecc.). Almeno 90 sono i casi ad oggi accertati, 42 dei quali ad opera del solo questore di Catania, Molina. La repressione venne, infatti, affidata ad atti di polizia. Nel codice penale dell’epoca fascista, il Codice Rocco (1931), si omise, appositamente, ogni norma anti-omosessuale, negando fosse un “problema” che affliggesse gli italiani.
“Il ricordo di quelle vittime è ancora oggi di grande attualità anche perché sono ancora moltissimi i paesi del mondo che perseguitano e uccidono le persone omosessuali”, ricorda Lo Giudice. In sei paesi islamici gli omosessuali sono tutt’oggi sottoposti alla pena di morte: Iran, Afghanistan, Arabia Saudita, Mauritania, Sudan e Yemen. Altri 20 paesi mussulmani puniscono comunque duramente gli atti omosessuali. I rapporti omosessuali rimangono reato in molti altri paesi, tra cui la Cina.
Decine le iniziative di circoli in molte città: convegni, proiezioni di film e documentari, spettacoli teatrali, partecipazione alle cerimonie ufficiali, deposizioni di fiori, presentazioni di libri, esposizioni di mostre. Tra le città interessate, oltre a Trieste, Bologna, Brescia, Modena, Padova, Piacenza, Piombino (LI), Bassano del Grappa (VI), Reggio Emilia, Udine, Milano.
^SLe iniziative dei circoli Arcigay in alcune città^s
TriesteMercoledì 26 gennaio, ore 18:00, fiaccolata alla volta della Risiera di San Sabba; ore 19:00 scopertura della lapide in memoria delle vittime omosessuali dell’olocausto nazifascista. Giovedì 27 gennaio, deposizione di un triangolo di fiori rosa sull’area dell’ex forno crematorio della Risiera.
Bassano del Grappa (VI)Giovedì 27 gennaio, ore 20:45, largo Parolini, 39, proiezione del documentario “Paragraph 175”, di Rop Epstein e Jeffrey Friedman, sull’olocausto degli omosessuali nei lager nazisti, con testimonianza di alcuni superstiti. Premiato come miglior documentario al Festival di Berlino del 2000 e al Festival Sundance dello stesso anno, è in edicola in questi giorni con Diario.
BolognaMartedì 25 gennaio, proiezione di due film, ”Ricordare”, che raccoglie le testimonianze di alcuni gay italiani che hanno subìto le persecuzioni e le vessazioni del regime fascista, e “L’altro ieri”, sul periodo fascista dal punto di vista femminile. Giovedì 27 gennaio, ore 10:30, Giardini di villa Cassarini, deposizione di due corone di fiori sulla lapide triangolare in marmo rosa in memoria delle vittime omosessuali del nazifascismo. Alla cerimonia parteciperanno rappresentanti del circolo Arcigay Il Cassero di Bologna. Le corone saranno una dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e l’altra dell’Amministrazione comunale. La lapide per le vittime omosessuali è stata collocata nei giardini nel 1990.
BresciaUna delegazione del locale circolo Arcigay partecipa all’iniziativa “Un treno per Auschwitz”, in Polonia dal 25 al 30 gennaio.
Milano
Domenica 30 gennaio, una delegazione di Arcigay Milano parteciperà alla cerimonia ufficiale per la Giornata della memoria. In simbolo di rispetto per le vittime del nazismo, i rappresentanti di Arcigay porteranno un triangolo rosa appuntato sul petto.
Modena Giovedì 27 gennaio, ore 21:00, proiezione del documentario “Paragraph 175”.
Venerdì 28 gennaio, presentazione di tre libri, tra cui “Le ragioni di un silenzio. La persecuzione degli omosessuali durante il nazismo e i fascismo” (a cura del circolo Pink, Ombre Corte, Verona 2002). Iniziative del Comune di Modena in collaborazione con il circolo Arcigay della città.
PadovaUna delegazione del circolo Arcigay di Padova parteciperà alla cerimonia ufficiale per la Giornata della memoria.
PiacenzaVenerdì 27 gennaio, ore 9:30, Auditorium S. Ilario, via Garibaldi. Convegno “Omocausto. Il triangolo rosa”
Piombino (LI)Una delegazione dell’Arcigay di Piombino partecipa all’iniziativa “Treno della memoria”
Reggio Emilia
Giovedì 27 gennaio, ore 17:00, Teatro Valli, Sala degli specchi. Lezione dialogata del professor Sergio Luzzatto, ordinario dell’Università di Torino, studioso del fascismo. Iniziativa del Comune di Reggio Emilia in collaborazione con il circolo Arcigay della città.
UdineLunedì 24 gennaio, ore 18:00, antisala Ajace, inaugurazione della mostra fotografica “Omocausto. Lo sterminio dimenticato degli omosessuali”. Ore 19:00, sala Ajace, Conferenza “I triangoli rosa. Persecuzione e sterminio degli omosessuali sotto il nazismo”. Giovedì 27 gennaio, ore 17:00, sala Ajace, tavola rotonda “Altri volti dell’olocausto”. Sabato 29 gennaio, San Osvaldo, padiglione 21 del Dsm, ex Ospedale psichiatrico, “Triangoli Rosa”, lettura scenica accompagnata da proiezioni e musiche. 28, 29 e 30 gennaio, ore 19:00 – 24:00, bar cinema Visionario, via Asquini. Film documentario Paragraph 175, mostra fotografica, “Omocausto. Lo sterminio degli omosessuali”.