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Leader di un gruppo anti-gay lasciato dalla moglie per… una donna

Non ha sopportato l’affronto, Jonathan Saenz, ed ha destinato la sua vita all’omofobia

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Lui è Jonathan Saenz, leader di Texas value, organizzazione texana impegnata nella lotta contro i diritti delle persone lgbt. Lei, invece, è Corrine Morris Rodriguez Saenz, la sua ormai ex moglie. I due hanno divorziato nel 2011. Anzi, per essere precisi, è stata lei a lasciare lui perché… si è innamorata di una donna. La vicenda è venuta alla luce solo adesso perché il sito Lone Star Q è venuto in possesso dei documenti relativi alla separazione dei due.
La donna ha dichiarato al giudice che il matrimonio “era diventato insostenibile per incompatibilità di carattere”.
Offeso dal fatto che i suoi sforzi di essere un buon marito non erano stati sufficienti a tenere la moglie con sé, Saenz ha chiesto che il tribunale negasse il divorzio. Ma è andato oltre, chiedendo che “qualsiasi adulto con cui la genitrice avesse una relazione intima, romantica, emotiva o con cui avesse appuntamenti, non abbia rapporti con i bambini, compresa, ma non solo, Ercimin Paredes, ovvero Ercilia M. Paredes”.
Ercilia è la compagna di Corinne.

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Sei mesi dopo che la moglie aveva chiesto il divorzio, Saenz è diventato il presidente di Texas Value che è la maggiore associazione anti-gay texana e si batte, come riporta Queerty, per “i valori biblici e giudeo-cristiani, per assicurarsi che il Texas in cui fiorisca la libertà di religione, le famiglie prosperino e ogni vita umana sia valorizzata”. Dal progetto sono escluse, manco a dirlo, le famiglie formate da persone dello stesso sesso.
Purtroppo per Saenz un giudice texano ha emesso una sentenza, pochi mesi fa, in cui dichiara incostituzionale il divieto di sposarsi per le persone omosessuali. L’uomo, intanto, è anche diventato promotore delle terapie riparative e uno strenuo oppositore delle ordinanze anti discriminazione, oltre che promulgatore di teorie secondo cui le persone lgbt vorrebbero mettere tutti i cristiani in campi di concentramento.
Nessuno nega che la fine di un matrimonio possa essere molto dolorosa, ma non le sembra davvero di esagerare, signor Saenz?