«Ciò che non ti uccide ti può rendere molto… strano». Suona davvero sinistra questa frase pronunciata dalla maschera horror del Joker, un grande, grandissimo Heath Ledger nella scena iniziale de Il Cavaliere Oscuro, nuovo capitolo della saga batmaniana e già record negli Usa per il massimo incasso in un weekend (158,4 milioni di dollari, sette in più di Spiderman 3). Anche in Italia ha esordito molto bene, quasi due milioni nel fine settimana e più di tre in cinque giorni di programmazione.
Un’apparizione allarmante, quella del compianto Ledger, clown malefico all’eccesso, nell’adrenalinico attacco con rapina in banca, ammazzamenti incrociati e persino un autobus che piomba all’interno dell’istituto di credito per recuperare il malloppo conteso: una scena sorprendente per ritmo e tensione. Non è affatto male questo nuovo episodio della saga batmaniana, nuovamente diretto, come il precedente Batman Begins, dal valido Christopher Nolan, a cui lo accomuna il protagonista Christian Bale – rigido come il ruolo richiede – e l’anima fortemente dark (ma qui ci sono più scene diurne che lo rendono meno cupo). Lo supera però per violenza esibita e per lunghezza: ben 2 ore e 35 minuti che si fanno un po’ sentire.
Un personaggio-chiave indubbiamente debitore del Joker interpretato da Jack Nicholson nel Batman di Tim Burton ma meno gigione e più schiettamente satanico: ha anche qualcosa di malinconicamente inespresso che richiama Il Corvo di Brandon Lee, con cui ha tristemente condiviso la sorte prematura. C’è chi parla di nomination all’Oscar postuma: non sarebbe affatto incongrua. Per il resto, la trama de Il cavaliere oscuro è abbastanza arzigogolata e non facilissima da seguire: c’è un po’ di tutto, dalla mafia italiana che mette le mani su Gotham City (il boss si chiama Maroni!) a impegnative scene di massa quali un attentato al sindaco durante una parata e due traghetti imbottiti di esplosivo dal Joker.
Finale al di là delle convenzioni con morale fumettistico-evangelica sul "senso della colpa" e dedica a Ledger e al tecnico degli effetti speciali Conway Wickliffe morto sul set (a intensificare l’aura di maledettismo del film ci ha pensato anche Christian Bale malmenando madre e sorella, che hanno sporto denuncia, il giorno della prima londinese).