Legge omofobia: Si alza lo scontro. Pdl chiede una "moratoria" al Pd - omofobiamoratoriaBASE 1 - Gay.it Archivio

Legge omofobia: Si alza lo scontro. Pdl chiede una “moratoria” al Pd

Mentre si avvicina la discussione in Aula il Pdl chiede al Pd di rinunciare. Giachetti: “ricatteranno il governo, scommettiamo?” Scalfarotto pubblica la foto dei 400 emendamenti.

Legge omofobia: Si alza lo scontro. Pdl chiede una "moratoria" al Pd - carfagnapataneF2 - Gay.it Archivio

La “moratoria” – Si avvicina la data in cui il testo di legge contro l’omofobia arriverà alla Camera e immancabilmente si alza lo scontro tra favorevoli e contrari. Ad alzare i toni sono stati alcuni deputati del Pdl tra cui l’ex ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Insieme a lei, Maurizio Lupi, Mariastella Gelmini, Maurizio Sacconi e Maurizio Gasparri chiedono al Pd “una moratoria legislativa sui temi etici”. Anzi, per Gasparri si tratterebbe anche di una legge anticostituzionale in quanto limitativo della libertà di pensiero e di azione: si vorrebbe continuare a dare del “frocio” e menare le mani in libertà, insomma.

Ricatto in arrivo? – In realtà chiamare “etico” quel che nel resto del mondo viene considerato un tema sociale serve a renderlo divisivo ma la strategia non è nuova. La vera novità è un’altra, stavolta ed è una complicazione non di poco conto: il Pdl, con al seguito quelli che la legge la vorrebbero affossare, e il Pd, favorevole al testo, sono alleati al Governo. Per questo il deputato Roberto Giachetti arriva ad ipotizzare che le parole dei contrari siano solo la punta di un iceberg contro cui il testo rischia di scontrarsi. Nemmeno troppo velatamente – è questo che dice il deputato PD – arriveranno a ricattare il Governo Letta: “Per ora chiedono moratoria, ma tempo 24 ore e ci sentiremo dire che se non si rinvia la legge sull’omofobia cade il governo. Scommettiamo?”. Difficile pensarla diversamente, in effetti.

La maggioranza c’è – Eppure il Parlamento è sovrano rispetto all’Esecutivo e per la prima volta si avrebbe in Aula una maggioranza tale da approvare quella legge in prima lettura. Il Pd, insieme a Sel e Movimento 5 Stelle non avrebbero certo bisogno dei voti di Berlusconi per introdurre il reato d’odio contro le persone lgbt in Italia. Ed è per questo che non appare improbabile che il Pdl userà le armi che ha, quelle del Governo, appunto, se la strada dell’appello prima e degli emendamenti dopo non funzionerà.

La foto degli emendamenti – I 400 cavilli ideati dal centrodestra per smontare pezzetto per pezzetto il testo sono tutti lì, sul banco del relatore Ivan Scalfarotto, che su Facebook ha pubblicato l’immagine di quel che si frappone “tra noi e la legge”, scrive. Dopo il diktat dei soliti noti, la strada della legge contro l’omofobia si è fatta un po’ più ripida ma ancora percorribile, se lo si vuole.

di Daniele Nardini