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Londra al voto: i candidati si contendono il voto gay

A Londra, un cittadino su sei è omosessuale e il voto LGBT può fare la differenza tra vincitori e sconfitti. In gara l’uscente, friendly, laburista, il liberale gay e il conservatore in difficoltà.

Si calcola che un cittadino londinese su sei sia gay. Di conseguenza, in camapgna elettorale l’opinione della comunità GLBT conta non poco. Ed è per questo che i candidati alla poltrona più importante della Capitale britannica fanno di tutto per contendersi i voti degli omosessuali. A cominciare dal candidato laburista Ken Livingstone che a gay e lesbiche ha dedicato un’intera parte del proprio programma.

Amico della comunità gay è anche senza dubbio il candidato liberal-democratico, Brian Paddick. Lui, gay dichiarato, deve la sua carriera in polizia e in politica alla grande tolleranza della capitale inglese. Chi non sembra essere delle stesse visioni è il conservatore Boris Johnson che, anche chiedendo l`appoggio della fetta omosessuale della popolazione, non riesce ad appoggiarne l`etica.

La settimana scorsa, l’associazione Stonwall ha l’anciato un appello contro le discriminazioni sessuali, ai principali candidati per discutere delle politiche a favore della comunità gay: con Paddick che ha affermato che non potrebbe essere arrivato dov’è se non fosse stato per il sostegno di associazioni come Stonewall e Livingstone che continua a confermare il suo impegno nei confronti della comunità gay, Johnson spicca con le sue parole, riportate in un comunicato stampa dell`associazione: "Le mie politiche saranno favorevoli a tutti i londinesi, senza distinzioni di sesso".

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A questo si unisce la sua risaputa condanna al cambiamento di una legge inglese che risale alla Thatcher, secondo cui non è consentito educare i ragazzi a scuola alla tolleranza sessuale e all’esistenza delle relazioni omosessuali. Legge che Livingstone sta cercando di modificare.

Il laburista, attuale sindaco di Londra, è completamente favorevole all`unione civile di coppie omosessuali. Come dimostra il Civil Partnership Act del 2004 da lui proposto, che ha dato il via alle prime unioni omosessuali riconosciute dallo stato, Livingstone punta all`integrazione. La campagna attraverso le scuole inglesi per insegnare la tolleranza, una maggiore attenzione delle forze di polizia per evitare il diffondersi di discriminazioni sessuali, ma anche politiche di prevenzione per le discriminazioni sul posto di lavoro, sono i punti del suo programma per continuare a supportare la comunità gay a Londra.

Il direttore di Stonewall ha ricordato che, secondo delle recenti interviste, circa il 40% della popolazione gay di Londra pensa che verrebbe trattata diversamente rispetto agli altri cittadini solo se sospettata di un crimine, nonostante i progressi fatti dalla polizia riguardo la tolleranza sessuale. Progressi che sicuramente non possono essere negati considerando la carriera del candidato liberal-democratico Paddick nelle forze dell`ordine.