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Londra: le trans boicottano il Pride

La decisione della principale associazione trans londinese, risale a un episodio dello scorso Pride: alle trans venne impedito l’accesso ai bagni delle donne e una fu molestata sessualmente.

TransLondon, il più grande gruppo tans della capitale, ha annunciato che boicotterà il London Pride.
La decisione è arrivata dopo che alle trans fu impedito l’accesso ai bagni delle donne durante il Pride dello scorso anno ed una di loro venne, a quanto pare, aggredita sessualmente.

Il gruppo ha anche detto che una presunta rappresentante, non nominata da alcuno, continua a diffondere "stereotipi negativi attraverso i media" sulle persone trans che partecipano alla parata.
Questo sarà il primo Pride londinese senza TransLondon che in un comunicato dichiara: "Piuttosto che affrontare la vera diversità della comunità trans, gli attivisti di TransLondon hanno sentito che partecipando a questo tipo di eventi avrebbero rafforzato gli stereotipi negativi che ritraggono le persone trans come ‘il cast di Grease’, e che questo piano per niente democratico costituisce un insulto per la comunità trans londinese".
Il comunicato aggiunge: "Domande su come venivano raccolti i fondi, come venissero prese le decisioni e su chi avesse partecipato al processo decisionale, sono state respinte".

Secondo il gruppo, i piani di tenere le trans in coda al corteo "risponde alle logiche dei peggiori stereotipi che i media diffondono sulle persone trans. Le donne trans, nella visione del Pride, dovrebbero essere vestite di lustrini, con tacchi alti e piume e pensandoci bene, solo a pochi uomini trans viene chiesto di indossare pantaloncini da football". Sarah Brown, membro di TransLondon, nominata come rappresentate al Tran@Pride 2008 e cofondatrice del Gruppo Transfemminista Londinese, ha aggiunto: "Se andrò al Pride, sarà in qualità di lesbica, ovvero di quello che sono, non vestita come la parodia di una categoria".