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LUXURIA: GUARDERO’ DA FUORI

Vladimir lascia il Muccassassina e il movimento gay. “Troppe primedonne, troppe invidie e divisioni”.

ROMA – Vladimir Luxuria dopo 10 anni lascia la direzione artistica di Muccassassina, la serata del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli. I motivi, pare, sono unicamente legati ai troppi impegni dell’artista che è cresciuto e che non ha molto tempo per seguire i lavori di persona. Dal circolo Mieli, intanto, fanno sapere anche che la direzione artistica di Mucca non avrà un sostituto e che i ragazzi stanno già lavorando in equipe per portare alla ribalta una Mucca rinnovata nei contenuti che aprirà i battenti la prossima settimana, ma la location è ancora top secret.

Gay.it ha incontrato Vladimir Luxuria per capire quali sono le ragioni della separazione e di che natura siano i rapporti in corso tra l’artista e il Circolo stesso.

Ciao Vladimir, allora come sono andate le cose?

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E’ stato certamente un divorzio consensuale, nel senso che 10 anni di direzione artistica di Muccassassina mi hanno impegnato tanto, e per impegnarmi io devo credere in quello che faccio, senza un impegno totalitario Mucca non sarebbe stato neanche il fenomeno che poi si è rivelato, di sicuro successo. A questo punto della mia vita ho avvertito l’esigenza di provare nuove strade. Vladimir Luxuria nasce come artista, poi ho dato la disponibilità all’organizzazione di una festa e in tutti questi anni ho represso la mia vena artistica. L’anno scorso è stato molto difficile mantenere la direzione artistica di un locale non essendo fisicamente a Roma, ero in giro con la tournè di Emozioni che riprende anche quest’anno, in più si è aggiunta anche la rubrica Cuore e Luxuria su Radio Capital tutte le mattine alle 10:15, quindi diventava davvero molto difficile mantenere un impegno costante come quello all’interno del Circolo.

Insomma i motivi sono solo di ordine pratico, come già è stato detto dal Circolo, o c’è qualcosa in più che i tuoi fans dovrebbero sapere?

Sarò sincera, in questo momento mi interessa davvero molto seguire le vicende del Movimento gay e mi interessa farlo dall’esterno. Io penso che molte cose siano cambiate, il mio nome in Russo significa La Potenza della pace, e spero sia beneaugurante per il Movimento che in questo momento sta attraversando un periodo di confusione e frattura. Mi ripeto molte cose sono cambiate e ci sono diverse realtà e molti fermenti, e temevo anche e soprattutto che stando dentro ad una Associazione come il Mario Mieli non potessi avere un’idea obiettiva su quello che realmente sta accadendo, diciamo che questo divorzio mi servirà anche da questo punto di vista.

Stai dicendo che il Movimento è profondamente diviso?

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Io penso che il problema più grande del Movimento Gay sia la presenza delle Prime donne, prima ancora dei papi e delle destre. In questo momento ho l’impressione che più che sui contenuti veri si cerchino delle divisioni e dei motivi conflittuali di presa di posizione e di attaccamento al nome di un’etichetta, di un Villaggio, di un associazione, e certe volte noto anche pizzichi di invidia per i successi di alcune realtà. Per me bisognerebbe fare tesoro di tutti i successi del Movimento e di tutte le varie anime che lo compongono, soprattutto bisogna cercare delle alleanze se davvero vogliamo riuscire a fare bene qualcosa.

Stai cercando di dire qualcosa di più o sbaglio?

Io sono sempre stata critica e obiettiva anche e soprattutto nei confronti del Circolo, quindi della mia stessa associazione, adesso che sono finalmente del tutto libera e indipendente potrò parlare tranquillamente.

Vuol dire che il Circolo in qualche modo ti ha chiuso la bocca?

No, però sai c’è comunque l’appartenenza che ti frena. Io vi anticipo da subito che non organizzerò più neanche un Gay Pride, di cui pure ho avuto la direzione artistica per tanti anni. Preferisco rischiare e cambiare lavoro, mi piace molto il teatro e non lo so cosa mi stia succedendo, ma in questo periodo mi sento di una creatività unica. Rimarrò sempre me stessa, fedele alla linea, continuerò a partecipare a dibattiti sul Movimento però parteciperò come una Luxuria freelance e senza sottopancia come si dice in gergo televisivo quando devi avere per forza una denominazione di appartenenza. Continuerò a seguire tutta la scena anche tramite Gay.it: ti sembrerà una ruffianaggine, ma per una gatta curiosa come me, è fondamentale essere informata di tutto.

di Monica Giovannoni