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MASSACHUSETTS BLOCCA I GAY

Prima approvazione per l’emendamento costituzionale che vietando il matrimonio omosessuale istituisce le unioni civili. Ma per la ratifica occorre aspettare il 2006. Intanto dal 17 maggio…

BOSTON – Con un compromesso che ha evitato il peggio, il parlamento del Massachusetts ha fatto lunedì un primo passo per vietare i matrimoni gay e istituire le unioni civili per le coppie dello stesso sesso. Un apposito emendamento costituzionale e’ stato approvato con 105 voti a favore e 92 contrari, ma l’iter per la sua adozione definitiva e’ ancora lungo: la procedura di modifica in tal senso della Costituzione dello Stato non potra’ essere approvata, nella migliore delle ipotesi, prima del 2006, dopo un voto di conferma da parte del Parlamento che uscira’ dalle elezioni del prossimo novembre e un referendum popolare. Intanto, il prossimo 17 maggio, secondo una sentenza dell’Alta Corte dello Stato, il parlamento dovrà aprire giuridicamente l’istituto del matrimonio anche alle coppie omosessuali.
Massachusetts, stato di cui e’ senatore il probabile candidato democratico alla presidenza John Kerry, si trova al centro del dibattito che ha coinvolto tutti gli Stati Uniti dopo la celebrazione di matrimoni gay a San Francisco e la decisione del presidente George Bush di schierarsi a favore di un emendamento alla costituzione federale che definisca il matrimonio come l’unione fra un uomo e una donna.
Ad aprire la questione in Massachusetts e’ stata una sentenza della Suprema corte di questo stato che ha imposto d’iniziare a celebrare matrimoni gay a partire dal 17 maggio. Ma le coppie che decideranno di sposarsi rischieranno di trovarsi in una sorta di limbo giuridico. L’emendamento alla costituzione statale piu’ antica dell’Unione dovra’ infatti essere approvato in seconda lettura nella legislatura 2005-2006 e poi sottoposto a referendum nel novembre 2006. A questo punto i matrimoni gay potrebbero essere proibiti dalla costituzione che permetterebbe invece, come gia’ accade nel Vermont, le unioni civili.
Per evitare questa situazione, il governatore dello stato, il repubblicano Mitt Romney (contrario sia ai matrimoni gay che alle unioni civili), ha chiesto alla corte di sospendere la sua decisione fino al referendum.
Le unioni civili prevedono gli stessi diritti e doveri previsti per le persone sposate, ma la soluzione non piace agli attivisti gay, che in tutti gli Stati Uniti si battono per un vero e proprio matrimonio. “Tutto questo e’ un modo carino e gentile per privarci dei nostri diritti”, ha dichiarato Arline Isaacson, copresidente del Caucus politico dei gay e delle lesbiche del Massachusetts. Scontenti anche gli oppositori del matrimonio gay che avevano spinto verso l’approvazione di un emendamento per vietare le nozze fra persone dello stesso sesso. “Ora per votare a favore di un emendamento che definisca il matrimonio, la gente dovra’ votare per qualcosa che non vuole”, ha commentato Tony Perkins, del Family Research council.