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Massimo Consoli non c’è più

Il movimento gay italiano perde il suo fondatore. Il cordoglio dei singoli e delle associazioni. Un ricordo speciale da parte di Maya. Lei e la sua compagna sono state sposate proprio da Consoli.

"Luciano Massimo Consoli ci ha lasciato alle 1.50 del 4-11-07. Per favore date la notizia a tutti". Con questo sms la famiglia ha annunciato la scomparsa del fondatore del movimento gay italiano, che si è spento all´età di 62 anni nel corso della notte, all´Ospedale di Velletri dove era ricoverato da qualche settimana.

Fondatore è sicuramente una definizione riduttiva per Consoli. A lui si devono le pubblicazioni di saggi storici e religiosi, raccolte di poesia e commedie, tragedie e romanzi, racconti e traduzioni, oltrechè articoli apparsi sul numerose riviste italiane ed estere. Fra i titoli più famosi ricordiamo: Homocaust, Ecce Homo, Affetti speciali.

Massimo Consoli era la memoria storica delle battaglie piccole e grandi di gay e lesbiche di questo paese. Battaglie che sono passate anche dai locali dedicati ad un pubblico lgbt, oggi numerosi. Per questo Consoli, negli anni, aveva raccolto di tutto: dai volantini delle discoteche alla liste di locali con darkroom; dai primi opuscoli sull’Aids ai ritagli di giornale. E ancora: cartoline, spille, calendari gay, guide gay, volantini, dischi, nastri e video, manifesti, fotografie, magliette.

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Oggi, quell’archivio è in pericolo, come ci spiega Maya, una ragazza unita con rito pagano da Massimo Consoli nel 2002 sulla spiaggia gay romana di Capocotta.
«Dobbiamo tenere gli occhi aperti: oggi quel patrimonio, quell’archivio nato nel 59 è in pericolo. Con la morte di Massimo c’è il rischio che venga dimenticato in qualche soffitta». «La promessa che quel materiale venisse catalogato a spese del Comune non è stata mantenuta e domani, se nessuno se ne occuperà più, potrebbe andare perduto».

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Ci spieghi in cosa consisteva il rito pagano con il quale Consoli ti ha unito alla tua compagna Barbara?
Si tratta di un rito in cui sono chiamati a testimonianza la madre Cielo e il padre Terra. È una cerimonia che impone una promessa d’amore in cui i testimoni sono tutti i presenti. È un rito bellissimo e Massimo lo officiava a tutte le coppie che lo chiedevano.

Vuoi ricordarlo un’ultima volta?
Vorrei che fossero rispettate le sue ultime volontà.

Quali erano?
Oltre alla cerimonia funebre con rito buddista del Soka Gakkai, Massimo avrebbe voluto essere seppellito nel cimitero acattolico di Roma accanto alla tomba di Dario Bellezza.

In attesa che vengano completate le complesse pratiche burocratiche per la sepoltura nel cimitero acattolico sarà allestita una camera ardente, come da volontà dello stesso Consoli, presso la sede del Circolo Mario Mieli, in via Efeso 2/A, a partire dalle 13 di domani, lunedì 5 novembre, fino alle 10 di martedì 6 novembre. Alle 10 di martedì il feretro lascerà il Circolo e raggiungerà l’istituto buddista Soka Gakkai in via della Marcigliana 532 (traversa di via della Bufalotta) dove alle 11 si svolgerà una cerimonia laica. Poi sarà trasferito presso il cimitero di Marino.

Tutta la redazione di Gay.it si unisce al dolore della famiglia di Massimo Consoli.

di Daniele Nardini