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Matrimoni gay: è scontro tra Merola e l’Ncd. Il sindaco: “Vado avanti”

Castaldini: “Atti illegittimi, interverrà Alfano”. Merola: “Rispetto il diritto europeo”.

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Ormai è scontro aperto, a Bologna, tra il sindaco Virginio Merola (PD) e l’NCd cittadino sulla trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. Se infatti già nei giorni scorsi , rispondendo ad una interrogazione parlamentare, il ministro Alfano aveva dichiarato che ritiene illegittima la procedura delle trascrizioni, oggi a rincarare la dose ci pensa Valentina Castaldini, consigliera comunale del partito del ministero degli Interni, la stessa che aveva chiesto l’intervento della prefettura sulle decisioni di Merola. Il prefetto, in quell’occasione, inviò una lettera a palazzo d’Accursio proprio nel giorno della prima trascrizione.
Secondo Castaldini, infatti, non ci vorrà molto tempo prima che il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, emetta una circolare per “sanare un atto illegittimo, come quello del sindaco di Bologna”.
Ma Merola non sembra intenzionato a cedere.

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“Vado avanti – ha dichiarato oggi all’agenzia Dire -. Anche ieri ho registrato un matrimonio contratto all’estero e continuo ad applicare il diritto europeo”. “Vedo che ci si continua disinteressare delle persone in carne ed ossa – ha continuato il sindaco – sulla base di una logica burocratica fatta di circolari. Io vado avanti serenamente”.

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Intanto è stato trascritto oggi al comune di Udine il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all’estero. A inaugurare il nuovo corso sono state due donne il cui caso ha dato il via alle trascrizioni portando il sindaco Honsell, appoggiato dal centrosinistra, a confrontarsi con i colleghi di Trieste e Pordenone giungendo alla conclusione che, valutando caso per caso, le unioni gay saranno trascritte. Adele Palmeri e Ingrid Owen, dunque, festeggiano oggi il riconoscimento del loro matrimonio celebrato in Sudafrica, almeno dal comune.
“Il nostro non è un atto che si sostituisce a quello che è un vuoto legislativo e che può essere colmato soltanto dal Parlamento – ha dichiarato il primo cittadino di Udine -, ma vuole essere un contributo concreto per spingere il Parlamento stesso ad armonizzare la normativa italiana a quella della maggior parte degli altri Paesi europei”.