L’abolizione del Don’t Ask Don’t Tell sembra aver innescato un meccanismo positivo per tutte le questioni gay sul tavolo della politica, comprese le unioni civili e le nozze gay. A proposito di queste ultime, il vice presidente americano Joe Biden si è detto convinto che il Paese stia evolvendo sulla questione dei matrimoni gay e che presto "un consenso nazionale" sarà "inevitabile". Intervenendo alla trasmissione Good Morning America sull’emittente Abc, il vice del presidente Barack Obama ha sottolineato che si tratta dello stesso fenomeno che è accaduto con i gay nell’esercito.
Anche il presidente Obama, che due giorni fa ha firmato la legge che abroga la clausola discriminatoria che proibiva ai gay dichiarati di prestare servizio nelle forze armate americane, si è detto più aperto sulla questione anche se è ancora a favore di unioni civili che garantiscano alcune protezioni e diritti legali di cui godono le coppie sposate. A livello federale, sono ancora pochi gli Stati che permettono i matrimoni gay.
La maggior parte di loro, infatti, non si è ancora dotato di una legislazione locale che consente alle coppie dello stesso sesso di sposarsi. In California, poi, dove i matrimoni gay erano consentiti, brucia ancora l’abolizione di questi avvenuta tramite referendum, la Proposition 8. Il 2011 sarà per l’America l’anno delle strategie da mettere a punto per risolvere anche questo problema.