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Ministro corre ad arrestare gay. Ma lei riesce a scappare

Allarme dell’associazione Certi Diritti per un’attivista ugandese che prese parte all’Europride di Roma. Un ministro accompagnato da alcuni poliziotti era andato per arrestarla ma non ci è riuscito.

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Interrompendo una riunione di attivisti lgbt ugandesi, il Ministro dell’Etica e dell’Integrità dell’Uganda, Simon Lokodo, accompagnato da alcuni poliziottti, era andto ad arrestare Kasha Jacqueline Nabagesera, un’altra attivista che aveva partecipato anche all’Europride di Roma dello scorso anno. A rendere noto l’episodio è stata l’associazione raduicale Certi Diritti ai cui incontri aveva partecipato proprio la Nabagasera.

"Il Ministro ugandese e la polizia hanno fatto disperdere gli attivisti riuniti per un workshop in corso da alcuni giorni" organizzato da un’associazione che si batte per il riconoscimento delle unioni civili, dicono da Certi Diritti. Il ministro ha dichiarato "di aver fatto chiudere la conferenza perché illegale, ha poi urlato agli attivisti che ‘Non accettiamo l’omosessualità in Uganda, quindi andatevene a casa’".

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Ad informare i Radicali è stato Francis Onyango, avvocato ugandese e Presidente onorario di Certi Diritti. "Ci siamo resi disponibili ad accogliere a Roma Kasha qualora decidesse di lasciare il paese". "Abbiamo chiesto all’Intergruppo Lgbt al Parlamento Europeo – concludono – di attivarsi con urgenza presso tutte le sedi istituzionali europee per intervenire nei confronti dell’Uganda contro questo ennesimo atto di barbarie".