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Ministro Esteri interviene su omofobia in Russia

Rispondendo a una lettera inviata dall’associazione radicale Certi Diritti, il ministro degli Esteri assicura che la legge omofoba che censura il coming out pubblico è seguito dall’ambasciata a Mosca

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Il Ministro degli Esteri del Governo italiano, on. Giulio Sterzi di Sant’Agata, ha risposto ad una lettera inviata nei giorni scorsi dal Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, Yuri Guaiana e dal Senatore Radicale-Pd Marco Perduca sulla grave legge omofoba che sta per essere approvata dalla Regione di San Pietroburgo e che accosta e sanziona la diffusione di testi sull’omosessualità al pari della pedofilia. A renderlo noto è la stessa associazione che già in passato aveva scritto al ministro.

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"Nella lettera il Ministro degli Esteri ci informa che la vicenda è seguita tramite l’Ambasciata italiana a Mosca e attraverso le istituzioni europee". Inoltre, il Ministro "ci segnala che la vicenda sarà seguita attentamente anche sul piano bilaterale dei rapporti UE-Russia e attraverso l’Ambasciata italiana a Mosca che già aveva monitorato lo svolgimento di manifestazioni del gay pride nella Federazione Russa, per verificare il livello di tutela del diritto di espressione degli appartenenti alla comunità LGBTI e che tale azione si inserisce nel più ampio impegno dell’Italia per contrastare ogni forma di discriminazione, comprese quelle basate sull’orientamento sessuale."  

L’Italia – dice il ministro – ha sostenuto l’elaborazione di un toolkit on the rights of LGBT persons, per intervenire nei Paesi terzi ove tali discriminazioni si verifichino, oltre ad aver aderito in ambito ONU alla Dichiarazione sottoscritta da 85 Paesi.

È la seconda volta che il ministro Terzi Di Santagata risponde a una sollecitazione di un’associazione gay. Fu ancora Certi Diritti a inviare la prima volta una missiva al ministro chiedendo quali fossero le intenzioni del governo Monti sulla situazione dei diritti in Nigeria e Camerun.