MOSCA – Le autorità cittadine di Mosca hanno nuovamente negato le autorizzazioni per il Gay Pride che il movimento GLBT (gay, lesbiche, bisessuali, transgender) stava cercando di organizzare per il 27 maggio. Il responsabile della sicurezza della capitale russa, Nikolai Kulikov, ha trovato una giustificazione assolutamente grottesca per la messa al bando, affermando all’agenzia Interfax che la sfilata del Pride avrebbe violato “i diritti e le libertà” degli altri cittadini. Già all’inizio di aprile c’era stato un primo no da parte di una corte di “giustizia” locale.
Lo scorso anno le stesse autorità russe avevano già posto divieto di effettuare la pacifica dimostrazione del Pride e poi erano intervenuti arrestando (nella foto) coloro che avevano deciso di sfilare comunque. Anche il sindaco di Mosca Iuri Luzkov ha più volte ribadito la propria contrarietà verso manifestazioni che rivendichino parità di diritti per le persone omosessuali. Recentissimamente la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato le autorità polacche che, in modo molto simile, non avevano autorizzato lo svolgimento della marcia del Gay Pride di Varsavia nel giugno 2005. (RT)