MUORE PSICHIATRA PRO-GAY - judd marmor - Gay.it Archivio

MUORE PSICHIATRA PRO-GAY

Judd Marmor, lo scienziato che ha rivoluzionato lo sguardo clinico sull’omosessualita’, e’ morto a Los Angeles all’eta’ di 93 anni.

LOS ANGELES – Lo psichiatra americano Il professor Marmor e’ stato il capofila delle battaglie per far rimuovere l’omosessualita’ dalla lista ufficiale dei disordini clinici compilata dall’American Psychiatric Association. Eminente esponente della scuola psicoanalitica post-freudiana, Marmor nel 1953 formulo’ una nuova teoria sulla personalita’ isterica che innesco’ un ampio dibattito accademico.
Agli inizi degli anni Sessanta, lo psicoanalista Marmor abbraccio’ la posizione radicale secondo la quale l’omosessualita’ era una variante del comportamento sessuale e non una deviazione o tantomeno una malattia. Lo studioso ha sostenuto, successivamente, che l’omosessualita’ ha radici multiple – genetiche, biologiche e psicosociali. Come vicepresidente dell’American Psychiatric Association, si batte’ decisamente perche’ non fossero piu’ applicati agli omosessuali i criteri della malattia mentale, vincendo dopo quasi 15 anni la sua battaglia.
Nel 1974, dopo un’accesa controversia scientifica con molti suoi colleghi, Marmor riusci’ a far togliere l’omosessualita’ dal “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders”, facendo cosi’ piazza pulita di 100 anni di storia psichiatrica. Questa decisione fu considerata essenziale per l’avanzamento della causa dei diritti civili dei gay. Sempre nel 1974 Judd Marmor fu eletto presidente dell’associazione americana degli psichiatri.
Judd Marmor era nato a Londra nel 1910 ed arrivo’ negli Stati Uniti pochi anni dopo con la sua famiglia. Laureatosi in medicina alla Columbia University di New York, nel 1946 si trasferi’ a Los Angeles dove inizio’ la professione di psicoanalista: qui divenne uno dei consulenti terapeutici preferiti dalle star di Hollywood. In anni successivi fu nominato professore di psichiatria all’ University of Southern California. Ha scritto piu’ di 350 articoli scientifici e 8 libri, alcuni dei quali sull’isteria.