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Niente matrimoni gay in Italia? La Russia dà l’esclusiva su adozioni

Al contrario della maggior parte dei paesi europei, l’Italia non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Per questa ragione la Russia consentirà adozioni solo a coppie italiane.

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La campagna di omofobia lanciata dal governo russo ha valicato i confini della federazione ed è arrivata anche in Italia e a farne le spese saranno le migliaia di bambini che vivono negli orfanotrofi russi. Pavel Astakhov, infatti, difensore civico del Cremlino per l’infanzia, ha dichiarato che l’Italia è l’unico paese con cui rimangono in vigore le convenzioni bilaterali e che il nostro “è l’unico paese che le rispetta in pieno”. Il riferimento è alle adozioni di bambini russi che saranno consentite solo agli italiani. La ragione di questo privilegio sta bel fatto che, a differenza di Spagna, Francia, Inghilterra, Olanda o Svezia, l’Italia non permette né il matrimonio né le adozioni a coppie gay. L’intenzione del governo Putin, a detta di Astakhov è quella di “tutelare” i bambini russi ed evitare che finiscano “nel caos, nell’immoralità e nella perversione di una famiglia gay”.

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Se da una parte sarà dunque più facile per le coppie italiane, naturalmente etero, adottare bambini russi, dall’altra sarà sempre meno facile per un bambino russo essere adottato. Il governo Putin, dunque, che dice di preoccuparsi del bene dei bambini, preferisce alimentare la propria, rigidissima, campagna contro i diritti delle persone lgbt che favorire l’adozione dei piccoli da parte di coppie disposte ad accoglierli come figli propri. Intanto, gli orfanotrofi russi continuano a soffrire di sovraffollamento alimentato da una legge che permette di abbandonare il proprio figlio con una facilità estrema e di affidarlo ad uno stato che ha più a cuore l’odio verso i gay che il futuro dei piccoli.