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Nigeria: gay e lesbiche a rischio galera con nuova legge

Fondamentalisti cristiani e musulmani caldeggiano una nuova legge, allo studio nel parlamento nigeriano, che vuole mettere al bando l’omosessualità. Esperti ONU preoccupati.

NEW YORK – Quattro esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno espresso seria preoccupazione per l’intenzione del governo della Nigeria di passare una legge che renderebbe la vita delle persone non eterosessuali un vero inferno. Il progetto di legge in questione ha lo scopo di “creare le condizioni affinché siano proibite le relazioni tra persone dello stesso, le celebrazioni dei matrimoni tra queste, e altre materie a questo correlate.” In Nigeria i rapporti omosessuali sono perseguibili penalmente e la punizione può arrivare anche alla pena di morte, ma se questa legge diventasse operativa le cose peggiorerebbero ulteriormente in quanto determinerebbe un’ulteriore emarginazione della comunità GLBT (gay, lesbica, bisessuale e transgender). Potrebbero infatti essere penalizzate anche tutte quelle persone eterosessuali che, con la loro attività, “promuovano” o supportino in qualche modo lo stile di vita gay e lesbico: vendere una casa a una coppia gay o partecipare a una manifestazione pubblica in difesa delle libertà e dei diritti civili per gli omosessuali potrebbe essere abbastanza per dover fronteggiare conseguenze negative, anche penali.
La proposta di legge è attesa all’esame dei due rami dell’Assemblea Nazionale Nigeriana alla fine di marzo e ha buone possibilità di ricevere voti sufficienti per essere approvata. La società nigeriana è lacerata da problemi di convivenza tra le due maggiori confessioni religiose del paese, diviso tra cattolici e musulmani. Tuttavia sul fronte del disprezzo verso i gay le due fazioni religiose sono unite: per l’Associazione Cristiana della Nigeria le unioni tra persone dello stesso sesso sono “barbare e vergognose”, mentre i ‘buoni musulmani’ ritengono che l’omosessualità sia del tutto incompatibile con la cultura nigeriana. Risultato: entrambe le religioni sostengono l’approvazione della legge. L’attivista Alimi Ademola dell’associazione Independent Project Nigeria ha dichiarato alla BBC che «Questa legge comprometterà seriamente i diritti delle persone. Si tratta di una pessima legge alla quale non dovrebbe essere permesso di vedere la luce del giorno.»
Sono d’accordo gli esperti indipendenti dell’ONU Hina Dilani, Doudou Diène, Yakin Ertürk e Paul Hunt che, in un comunicato congiunto, spiegano che con questa legge si metterebbe a rischio la vita di coloro che hanno, o che sono accusati di avere, relazioni omosessuali. Queste persone, in conseguenza della nuova normativa, sarebbero “più soggetti ad arresti del tutto arbitrari, detenzione, tortura e maltrattamenti, venendo esposti ancora di più a violenze e attacchi alla loro dignità”. La libertà di assemblea e associazione, di espressione e opinione sarebbero fortemente compromesse. Per cui la legge nigeriana, se approvata, sarebbe in aperto contrasto con molti articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. (Roberto Taddeucci)