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Nigeria, la prigione per le coppie gay è legge

Fino a 14 anni di reclusione per chi si sposa e fino a 10 per testimoni e celebranti. Allarme delle associazioni che si occupano di diritti: “Enorme e violenta discriminazione”.

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In controtendenza col resto del mondo, la Camera nigeriana ha approvato definitivamente un disegno di legge che puinisce con quattordici anni di prigione le persone dello stesso sesso che si uniscono in matrimonio e anche chi celebra il rito e chi vi assiste. Il testo, già approvato dal Senato nel 2011 si era bloccato dopo le forti proteste di Amnesty International e della comunità internazionale. Ieri, invece, il voto finale sul testo al quale manca solo la firma del presidente Jonathan Goodluck.

Da quel momento le coppie gay che dovessero scegliere di sposarsi andranno incontro a pene fino a 14 anni di detenzione, mentre  i testimoni e chi dovesse prestarsi alla celebrazione delle nozze rischiano condanne fino a 10 anni di prigione“.
Una legge che è già stata denunciata dalle organizzazioni internazionali che si occupano di diritti umani come estremamente discriminatoria. “Se questo testo diventa legge – aveva detto il responsabile dei diritti delle persone lgbt presso Human Rights Watch di New York Graeme Reid alla vigilia dell’approvazione – sancirà la più grande discriminazione e violenza contro un gruppo già di per sé vulnerabile”.

L’omofobia nel paese è talmente radicata che ha colpito il mondo dello sport nazionale. A marzo di quest’anno ha toccato la Nigeria Women Football League, per bocca della sua presidente, aveva chiuso le porte alle giocatrici omosessuali. Dilichukwu Onyedinma, presidente della Nwfl, aveva infatti dichiarato: “Ogni giocatrice che abbia a che fare con l’omosessualità sarà ufficialmente bandita dal calcio nigeriano”. “Le calciatrici ritenute colpevoli di omosessualità – disse – saranno estromesse dalla nazionale e dalle gare ufficiali, con l’aiuto di presidenti e dirigenti che dovranno controllarle: chi copre, verrà licenziato”.