Centocinquanta coppie etero e gay ritratte in un grande banner di quattro metri esposto fino a sabato prossimo da un balcone di Palazzo Civico, l’ex Palazzo di Città, sede del Municipio della città di Torino. Questo è il risultato del progetto NOI* ideato dall’associazione Uniqum in collaborazione con Quore e Queever perché “nel 2013 sembra sia ancora necessario affermare che non devono esserci distinzioni e discriminazioni di coppie, sposate e di fatto, eterosessuali, gay, lesbo, queer… Perché l’amore è per tutt*!”.
La prossima settimana il banner dovrebbe essere spostato a Palazzo Madama e successivamente in altre locations cittadine per poi circuitare anche fuori Torino. “Ci occupiamo di tutto quello che è unico – ci spiega Stefania Pettinato dell’associazione Uniqum -. Il nostro progetto è iniziato a dicembre: organizziamo dei temporary in cui invitiamo artisti, designer e stilisti per realizzare creazioni uniche o a serie limitate. Per San Valentino volevamo riflettere sulla festa degli innamorati chiedendo a tutti gli artisti di lavorare sulla coppia, indipendentemente dalla sessualità, quindi sia etero che gay”.
“Abbiamo contattato l’associazione Quore e la serata Queever – continua Pettinato – proponendo loro l’idea: ci hanno ospitato per due domeniche al Queever (presso la discoteca La Gare, ndr) e abbiamo iniziato a raccogliere polaroid scattate da Riccardo Todde. A ogni coppia è stato chiesto di rappresentare un gesto, come per esempio un abbraccio, che rappresentasse al meglio il loro legame di coppia. Ogni coppia ha acquistato la propria al prezzo di 5 euro. Abbiamo poi scansionato e montato tutte le foto componendo la scritta “Noi*”. Col ricavato abbiamo stampato un banner di quattro metri. Il progetto è stato proposto alla città di Torino che ha accolto favorevolmente l’iniziativa. Durante l’esposizione del banner dal balcone di Palazzo Civico è stato invitato il Sindaco Fassino, il cui ufficio è adiacente, che si è affacciato volentieri per salutarci. Ci piacerebbe realizzare altri progetti simili a questo”.