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NUOVI PASSI PER I GAY EBREI

Il gruppo di omosessuali di fede ebraica hanno partecipato alla giornata della presentazione alla comunità della prima donna rabbino in Italia e a un corso di formazione a Firenze.

MILANO – Domenica 7 novembre è stata presentata alla cittadinanza e alle autorità politico-religiose milanesi il nuovo ministro della comunità ebraica riformata italiana Lev Chadash: Rav Barbara Irit Aiello, la prima donna rabbino in Italia. Sono intervenuti oltre a rappresentanti della comunità ebraica italiana, gli esponenti della Comunità Valdese, islamica e sufi, la sinagoga americana Bet Shalom e membri del gruppo omosessuale giudaico Etz CaHol.
Etz CaHol ha salutato con gioia la nomina della prima donna rabbino italiano, ricordando come in una recente intervista ad America Oggi, Rav Barbara ha detto: “Penso sia una questione di diritti civili in tutto il mondo. Noi siamo un popolo esiguo e ci viene richiesto di procreare per tenere viva la religione. E questo è un punto. Ma possiamo anche renderci conto di come i gay possano essere buoni genitori se gliene viene data l’opportunità. Se mi chiedessero di farlo, benedire un loro matrimonio sotto la khuppà (il tradizionale baldacchino sotto il quale gli ebrei si sposano, N.d.A.), a mio parere, è la cosa giusta da fare”.
Etz CaHol ha anche preso parte, sabato 6 novembre, a una giornata del corso di formazione dedicato ai volontari per l’auto-aiuto nelle diverse identità sessuali organizzato dall’associazione IREOS di Firenze. I membri di Etz CaHol ghanno raccontato la storia del loro gruppo come esempio, appunto, di auto-aiuto in una giornata dedicata specialmente al rapporto tra identità sessuale e religiosità. Presenti anche altri gruppi gay religiosi come: PaganiQueer, il gruppo neo-pagano di Firenze; Kàiros, il gruppo cattolico di Firenze; Nuova Proposta, un altro gruppo cattolico romano; l’Associazione Il Guado, storico gruppo anch’esso cattolico.
«Senza ombra di dubbio – raccontano Manu e Roby di Etz CaHol – il nostro gruppo ha rappresentato una vera e propria novità in ambito italiano e, accanto ad esperienze più consolidate e di lunga data, è riuscito comunque ad esprimersi come un insieme di individualità di chiara identità, e funzionale anche al raggiungimento di un equilibrio soggettivo tra comportamento sessuale e spiritualità. In parole povere, Etz Cahol è stato il primo grande esperimento di auto-aiuto per i sottoscritti due fondatori, sia come coppia gay che come individui sociali. E da poco tempo, ma con molta forza, sta estendendo questa positività spirituale anche ad un sempre più numeroso gruppo di amici che non ci stanchiamo mai di ringraziare per tutto il loro entusiasmo».