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Nuovo studio: gli italiani dicono sì al matrimonio egualitario

Sale la percentuale dei favorevoli: nel 2013 erano solo il 41 per cento, ora sono il 53.

Più della maggioranza degli italiani è favorevole al matrimonio egualitario. Secondo i rilevamenti fatti da Atlante Politico per Repubblica, il 53 per cento degli italiani è favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Una percentuale in crescita rispetto ai rilevamenti del 2013, sebbene leggermente in calo se si guarda il dato dell’ottobre 2014. Un dato che smentisce clamorosamente le dichiarazioni fatte nella piazza del Family Day che secondo Carlo Giovanardi rappresentava “il 70 per cento degli italiani che è contraria al matrimonio gay”
Secondo Atlante Politico, infatti, a gennaio 2013 le persone che pensavano fosse giusto permettere a gay e lesbiche di sposarsi erano il 41 per cento contro il 52 per cento di contrari. Oggi, la percentuale si è praticamente capovolta: il 53 per cento dice sì, mentre il 43 per cento rimane contraria. Solo il 4 per cento non si esprime sull’argomento.

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Particolarmente interessanti i dati relativi alle fasce d’età del campione intervistato. La percentuale di favorevoli, infatti, cresce di molto tra le persone più giovani. Tra i 18 e i 29 anni, infatti il sì arrivano al 75 per cento, scendono al 60 per cento tra i 30 e i 44 anni, arrivano al 55 per cento tra i 45 e i 54 anni, tra gli intervistati di età compresa tra i 55 e i 64 anni scendono al 53 per cento, ma è solo nella fascia di età più anziana, quella oltre i 65 anni, che si scende sotto la metà e si arriva al 33 per cento di favorevoli. Dati che rendono palese il cambiamento culturale in atto di cui sono testimoni soprattutto i più giovani.

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Atlante Politico fornisce dati anche in base al partito o movimento politico di riferimento. E anche in questo caso i dati sono interessanti.
Il favore maggiore nei confronti del matrimonio per tutti si riscontra tra gli elettori della cosiddetta sinistra radicale, ovvero Sel e altri partiti di sinistra, tra cui la percentuale arriva al 76 per cento. Segue il popolo del MoVimento 5 Stelle, favorevole per il 62 per cento. Ancora ben sopra la maggioranza gli elettori del Pd, che dicono sì in una percentuale pari al 59 per cento. Scendiamo sotto la maggioranza, invece, se guardiamo i dati relativi ai partiti di centrodestra e di destra: 46 per cento Forza Italia, 48 per cento Lega Nord (una percentuale comunque alta rispetto al secco “no” pronunciato dal segretario Matteo Salvini solo qualche giorno fa a Pontida) e 44 per cento tra gli elettori del resto del centrodestra (quindi anche Fratelli d’Italia). La percentuale più bassa in assoluta di favorevoli si riscontra tra gli elettori di NCD, UDC e Scelta civica che non superano il 23 per cento di sì.

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Come sottolinea Fabio Bordignon su Repubblica, questi dati dipingono un quadro di un elettorato che non rispecchia l’equilibrio delle forze in parlamento. È evidente, infatti, che la maggioranza degli elettori non coincide su questo tema con la maggioranza di governo che racchiude al suo interno posizioni diametralmente opposte come quelle espresse da chi vota Pd e da chi, invece, vota Ncd o Scelta Civica.
Vale la pena sottolineare come il sondaggio abbia chiesto al campione di esprimersi riguardo al matrimonio egualitario, quindi all’estensione alle coppie gay e lesbiche dello stesso istituto previsto per le coppie eterosessuali. La legge in discussione in Senato al momento, invece, il cosiddetto DDL Cirinnà, istituisce le Unioni Civili che non equiparano le coppie omosessuali a quelle etero, pur introducendo una serie di diritti e doveri al momento non codificati da alcun testo.