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Omicidio di trans: ultime novità

Sembra ormai certo che si tratti di un omicidio nato in seno all’ambiente della prostituzione, oppure una vendetta per porre fine a un ricatto.

Alcune novità cominciano a trapelare nelle indagini sull’omicidio della trans brasiliana Marzia avvenuto a Torre del Lago la notte di domenica. Sembra quasi certo che l’omicidio sia avvenuto all’interno dell’ambiente della prostituzione: l’assassino avrebbe condotto la vittima in un luogo così isolato proprio per portare a termine una vera e propria esecuzione. Il colpo di calibro 9 che ha freddato la trans, infatti, non è partito in seguito a una lite o a una collutazione, come ha rivelato l’autopsia durante la quale non è stato possibile rilevare alcun segno di percosse sul corpo della vittima. Gli inquirenti, intanto, continuano a interrogare le colleghe di Marzia, pur ammettendo che "l’assassino potrebbe essere chiunque".

Della vittima comincia a emergere un ritratto più a tinte forti: Marcos Melo De Rosas, vero nome di Marzia, era schiava della cocaina e abituata a districarsi in situazioni molto complesse nelle quali si cacciava a causa del suo vizio. Inoltre, Marzia amava farsi fotografare in pose compromettenti in compagnia di amici e clienti, e può darsi che abbia usato queste immagini per ricattare qualcuno. L’assassino potrebbe essere addirittura una vittima di ricatti stanca di subire.