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ONU riconosce i partner gay dei dipendenti

I dipendenti dell’ONU sposati o facenti parte di una unione civile legalmente riconosciuta nel loro paese, avranno diritto a concorrere alle agevolazioni previste per i componenti di una famiglia.

NEW YORK – Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha annunciato ieri, giovedì 29 gennaio, che i dipendenti dell’ONU sposati o facenti parte di una unione civile legalmente riconosciuta nel loro paese, avranno diritto a concorrere alle agevolazioni previste per i componenti di una famiglia.
Nel bollettino amministrativo che entreerà in vigore da domenica, Annan afferma che il matrimonio o l’unione civile deve essere riconosciuta dalle leggi del paese di cui il dipendente ha la nazionalità, e che la decisione “continuerà ad assicurare il rispetto per le diversità sociali, religiose e culturali degli Stati Membri e delle loro cittadini”.
Una portavoce delle Nazioni Unite, rispondendo alle domande della stampa, ha sottolineato che recentemente c’è stata una tendenza crescente in parecchi paesi a riconoscere i matrimoni omosessuali e le unioni civili tra persone di sesso diverso o uguale, e che la disposizione non fa che riflettere questa situazione. Ha inoltre riferito di non sapere quante persone riguardi la nuova norma, né quanto verrà a costare, ma non ci si aspetta che siano molti coloro che vi faranno riferimento.