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Parlamentari contro lo spot dei rapporti occasionali

Il nuovo spot della Tim provoca un’interpellanza alla Camera da parte di tre deputate: «Promuove una sessualità irresponsabile» «Il nascituro viene ridotto al prodotto del gioco di una notte».

I rapporti occasionali ci sono, basta non se ne parli. Deve essere questo il retropensiero di alcune parlamentari di destra. «Sarò padre», il nuovo spot della promozione Maxxi Estate 2008 della TIM e trasmesso in questi giorni in TV, non è piaciuto a Alessandra Mussolini, Manuela Di Centa e Gabriella Carlucci perché a loro dire «Rappresenta una immagine fuorviante, mortificante e superficiale della maternità».

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Per questo hanno annuciato «un’ interpellanza urgente in commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati». Il messaggio veicolato dalla TIM, secondo le tre parlamentari, è rivolto «al largo pubblico, specialmente adolescenziale», e finisce per «sostenere costumi sessuali promiscui e irresponsabili».

«Nella pubblicità si evidenza chiaramente come non vi sia la certezza della paternità di un nascituro che viene ridotto, quindi, al prodotto del gioco di una notte, che peraltro rispolvera un concetto della sessualità tipico degli anni ’70 oramai superato. Mettere al mondo un figlio – si legge in una nota – è un atto di amore e di responsabilità che non può essere svilito e offeso per mere speculazioni commerciali».

Le immagini suggeriscono un raduno hippy tipico degli anni ’70. Dopo aver fatto il test di gravidanza, la protagonista invia lo stesso messaggio a molti uomini «Avremo un bambino». Questo scatena in tutti loro la gioia per la notizia che li fa urlare la frase incriminata: «Sarò padre».