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PER AMORE O PER SOLDI?

“Un ragazzo mi ha corteggiato, ma non voleva sesso. E invece è successo. Ma il suo padre spirituale lo ha convinto a non farlo più. Non lo vedo da quando mi ha chiesto del denaro e…”

Cara Jena,
mi trovo in una situazione un po’ strana, non avevo mai avuto relazioni sessuali né con ragazze né con ragazzi, se non limitate a “giochi di mano” (solo da parte mia) con alcuni amici e cugini, sia al liceo che all’università. A Novembre è apparso nella mia vita un bel ragazzo Ceco che ha iniziato a farmi una corte spietata fatta di mezze parole, abbracci, coccole etc…, ma sempre con lui che mi diceva “Dolce amico io ti voglio bene ma non sono gay” e chiaramente niente baci. A gennaio però tornati dalle vacanze di Natale lui si è auto-invitato a dormire a casa mia e dopo aver visto un film, sono iniziati i baci, le carezze, e…
Il pomeriggio dopo, però lui si è andato a confessare e a parlare con il suo padre spirituale (almeno così dice lui) e la sera mi ha comunicato che lui non vuol “più offendere Gesù” e alla mia risposta che non ci vedevo nulla di male in ciò che era accaduto, ma che era stata solo un atto d’amore, lui ha iniziato una campagna di demonizzazione per salvarmi l’anima dall’inferno.
Questa campagna mi ha dato molto fastidio e perciò ho ritenuto opportuno troncare tutte le relazioni e gli incontri che fossero un po’ più intimi fra me e lui. Ora lui è tornato all’attacco con messaggini, richieste di vedere film assieme anche perché voleva dirmi una cosa delicata, e io ci stavo per ricascare. Solo che oggi, in mattinata lui mi ha avvicinato e mi ha detto: “Sai la cosa che volevo dirti è che… dato che la mia borsa di studio è in ritardo (sono tre mesi che è in ritardo in realtà, e lo so perché lui stesso me lo ha rivelato un giorno) puoi prestarmi 400 euro?”
Io gli ho risposto che purtroppo in questo periodo sono un po’ a corto di soldi e che non potevo. Bene da stamani non si fa più sentire. A questo punto non so più come interpretare la cosa, devo dare ragione a tutti quelli che mi circondano che sostengono che in realtà lui ha fatto tutto per “ciò che rappresento socialmente, ma soprattutto per ciò che ho”? O devo soltanto credere che sia solo una richiesta di un amico ad un altro e che il suo comportamento sia dettato molto dalla bigotta educazione che ha ricevuto e dalla bigotta società che ci circonda?
Ti prego chiariscimi un po’ la situazione.
Ti saluto
Bagels

Carissimo Bagels (ottimi dolcini per giunta i bagels…) non so cosa tu rappresenti “socialmente”, né cosa tu abbia, ma vorrei tanto saperlo!… si sa la curiosità… è Jena!
Detto questo vorrei tanto capire in che contesto vi siete conosciuti tu e questo bel ragazzo Ceco. Dallo stile della lettera e da quello che mi dici, sembrerebbe che tutti e due frequentiate (o abbiate frequentato) il Seminario… ma forse è solamente una sensazione. Detto questo vorrei solamente sottolineare il forte disagio che provoca, la confusione che crea, i drammi che rischia di alimentare l’oramai famoso Senso di Colpa by Santa Romana Chiesa! Questo ragazzo che si confida con il suo padre spirituale, e che in cambio riceve solo fandonie, alla faccia della Verità (quella con la V maiuscola chiaramente…). E pensare che vedendo il film The Passion di Mel Gibson ero rimasto molto colpito da una frase di Gesù di Nazareth a proposito delle persone che istigano all’odio (perché alla fine di questo si parla cari miei!) la frase diceva: “Se il mondo ti odia, ricorda che prima hanno odiato me”. Questo per ribadire che spesso (non sempre…) chi dovrebbe aiutare a capire, ad amare, a vivere una vita serena, fa assolutamente il contrario, come questo fantomatico padre spirituale.
Immagino cosa possa provare questo ragazzo. Ma a parte questo parere, deliziosamente personale, credo che la reazione del bel ragazzo Ceco rispetto alla tua negazione del prestito, potrebbe, dico potrebbe, anche essere dettata da un’idea che lui si era fatto della vostra relazione o meglio, da quello che avrebbe potuto ottenere da questa sorta di relazione.
Magari non esiste nessun padre spirituale ma ha usato questa scusa (moolto plausibile) per non “concedersi”. Mi dirai: “ma lui ha fatto il primo passo mentre vedevamo il film!” hai ragione ma a volte il fine giustifica i mezzi, capisci cosa intendo, no?…
Ma potrebbe anche essersi arrabbiato veramente e sinceramente per il fatto che, magari, ti considerava un amico (o qualcosa di più…), e che tu hai negato ad un amico aiuto nel momento del bisogno. Sono sicuro però che se ti ritiene veramente amico (o qualcosa di più…), lo vedrai presto.
Passata la rabbia dovrebbe rifarsi vivo con te, altrimenti… beh altrimenti forse è il caso che i film a casa tu li veda con persone più selezionate…
Con affetto
Fabio

di Fabio Canino