Personalità gay, ma non solo, e il video-appello per Renzi

Perché votare Matteo Renzi alle primarie del PD. Lo spiegano esponenti gay, ma non solo, vicini al partito. A fianco della schiera dei rappresentanti lgbt arriva infatti anche Luigi Marattin.

"#15minuti per ottenere in 100 giorni quello che non abbiamo mai ottenuto". È questo l’appello che alcuni esponenti vicini al Partito Democratico fanno agli elettori gay e lesbiche per le primarie di domenica prossima. Il riferimento è al programma del Sindaco di Firenze in cui è scritto che la legge sulle unioni civili all’inglese, le Civil Partnership, verrà approvata proprio nei primi 100 giorni di governo.

Ma non ci sono soltanto nomi noti del partito che dei diritti lgbt hanno sempre fatto una loro bandiera. Accanto al direttore di Gay.it Alessio De Giorgi, al vicepresidente del partito Ivan Scalfarotto, a Giuliano Gasparotti presidente di Officine Democratiche, Cristiana Alicata della direzione del PD, Marco Mori, presidente di Arcigay Milano e l’assessore allo Sport del Comune di Firenze Cristina Giachi c’è anche Luigi Marattin.

L’assessore al bilancio del comune di Ferrara che balzò all’onore delle cronache dopo una battuta rivolta al governatore della Puglia Nichi Vendola, vuole dimostrare che si è trattato soltanto di un episodio infelice e che, come dice lui stesso nel video-appello, "15 minuti bastano per costruire un paese senza discriminazioni, né omofobia in cui conta quello che una persona vale anziché la sua pelle, le preferenze sessuali o la dichiarazione dei redditi".