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Polis Aperta lancia il Vademecum per le vittime di omofobia

L’associazione dei gay e delle lesbiche in divisa, ha presentato una guida con consigli utili su come ocmportarsi davanti alla violenza omofoba. Ma anche gli agenti vogliono una legge.

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Che le denunce di violenze, ingiurie e aggressioni omofobe raccontino solo una piccola parte del numero reale di atti simili di cui sono vittime gay, lesbiche e trans in tutta Italia è un fatto noto, come lo è il fatto che la mancanza di una legge scoraggi molto le vittime a denunciare i propri aggressori.
L’associazione Polis Aperta (che riunisce gay e lesbiche appartenenti alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate) ha redatto un vademecum destinato proprio alle persone lgbt che subiscono violenze e che sono vittime dei cosiddetti "crimini d’odio".
Secondo l’associazione la negazione del fenomeno in primis da parte delle istituzioni, data dal non avere approvato un’apposita norma come invece è accaduto in altri paesi dell’Unione Europea, crea un clima di sfiducia, per cui molti atti di violenza non vengono denunciati nemmeno in base agli articoli aspecifici del codice penale, rimanendo così sommersi e impuniti.

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Il vademecum spiega quali sono le prime cose da fare nel caso si sia stati vittime di una violenza, verbale o fisica, e quali diritti si hanno. Per esempio, è importante sapere che sia il personale medico al quale ci si rivolge che gli agenti di polizia o i carabinieri sono tenuti al segreto e che quindi non possono rivelare a nessuno, senza il permesso di chi chiede loro aiuto, l’orientamento sessuale, neanche alla famiglia.
Polis Aperta suggerisce che è importante al momento della denuncia descrivere accuratamente il fatto e riferire se ci sono stati dei testimoni. E’ importante chiedere aiuto se si viene aggrediti, e se l’aggressione avviene in un luogo isolato bisogna recarsi in un luogo frequentato da altre persone cercando di attirarne l’attenzione perché allertino il 112 o il 113.

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"L’obiettivo del Vademecum – ha dichiarato alle agenzie di stampa il presidente Nicola Cicchitti – è quello di incoraggiare le vittime di insulti e aggressioni omotransfobiche a sporgere querela, nella convinzione che una maggiore emersione del fenomeno possa portare all’adozione, anche nel nostro Paese, di provvedimenti adatti a punire i crimini generati dall’odio e dall’ignoranza". Il vademecum è scaricabile dal sito di Polis Aperta.