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Poliziotti sorpresi in rapporti gay: costretti a dimettersi

E’ successo in Turchia dove un commissario e un vicedirettore di accademia si sono dimessi dopo essere stati filmati durante rapporti sessuali con altri uomini. In Turchia l’omosessualità non è reato.

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Costretti a dimettersi perché gay. E’ successo a due commissari di polizia turchi dopo che alcuni video in cui erano ripresi con altri uomini avevano portato alla luce la loro omosessualità. A rivelarlo è il quotidiano locale Hurriyet che in un editoriale in prima pagina intitolato "Essere gay è un delitto?" sostiene di voler aprire un dibattito su una questione tuttora spinosa in Turchia. Nonostante sia infatti un paese laico, la Turchia è comunque a prevalenza musulmana in cui, a differenza di altre nazioni musulmane, l’omosessualità non è ufficialmente considerata un reato. La vicenda riguarda H.K., vice direttore dell’Accademia di polizia di Erzincan, città con oltre 100mila abitanti nella parte orientale del Paese, e M.A., commissario nella di Karabuk, sulla costa del Mar Nero. Il primo, secondo quanto scrive il giornale, avrebbe avuto rapporti sessuali con alcuni suoi allievi lo scorso febbraio, mentre il secondo con una persona al di fuori dell’ambiente di lavoro. I due si sono dimessi quando i risultati delle rispettive inchieste sono diventati pubblici.

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Osman Karakus, consigliere legale del Dipartimento della pubblica sicurezza turca, ha dichiarato esplicitamente che lo stesso Dipartimento, soprattutto considerato il processo in corso di adesione all’Unione Europea per la quale è necessario dimostrare un maggiore rispetto dei diritti umani, dovrebbe affrontare il problema dei poliziotti gay "in maniera più aperta". La pensa allo stesso modo anche Sevim Salihoglu, segretaria generale dell’Associazione turca per i diritti umani (Ihd) secondo la quale "questo trattamento nei confronti dei due poliziotti a causa delle loro preferenze sessuali è inaccettabile. La sessualità è una scelta personale come tutte le altre scelte". Su posizione completamente diverse, come è prevedibile, l’Associazione dei poliziotti in pensione che è intervenuta nel dibattito per bocca del suo portavoce affermando perentoriamente che "il Dipartimento di polizia non è ancora pronto a tollerare relazioni omosessuali".

(le immagini si riferiscono ad un Pride inglese al quale hanno partecipato anche alcune persone islamiche e appartenenti alle forze dell’ordine, ndr)