Sicuri che non sarebbero mai stati denunciati per la vergogna di raccontare i fatti alla polizia, una banda che operava a Gallarate, in provincia di Varese, terrorizzava in ogni modo le coppiette gay che si appartavano in macchina. Il metodo era sempre lo stesso: prima lanciavano sassi a raffica contro le vetture per rompere i vetri, poi intimavano di scendere e infine derubavano quel che c’era da rubare accontentandosi anche di bottini magri.
Grazie a qualcuno che ha deciso di raccontare quanto gli era successo, le forze dell’ordine hanno potuto sgominare la baby gang fatta di italiani e stranieri per lo più minorenni che operavano nella città lombarda nei pressi del cimitero, luogo scelto dalle coppiette per appartarsi. Ma erano i gay gli obiettivi della banda. Nessun odio, assicurano gli aggressori, semplicemente si tratta di persone che con difficoltà sarebbero corsi dalla polizia a denunciare.