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Presidente serbo: “Partecipare al Pride è diritto legittimo”

Il democratico Boris Tadic ha manifestato la propria solidarietà a tutti i Pride che si stanno svolgendo in Europa perché è “un gesto politico” di una minoranza che “legittima diritti umani e civili”.

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Il presidente serbo, il democratico Boris Tadic, ha espresso il suo totale appoggio ai Gay Pride che si tengono in questo periodo in numerose città europee, uno dei quali dovrebbe svolgersi proprio a Belgrado in una data ancora non precisata, affermando che si tratta del "gesto politico" col quale una minoranza sociale "legittima i suoi diritti umani e civili" garantiti dalla costituzione, e con il quale si vuole al tempo stesso confutare pregiudizi e stereotipi negativi. Per questo, ha detto Tadic citato oggi dalla stampa locale, "la partecipazione a tale corteo pacifico è un diritto legittimo di ogni partecipante", e gli organi dello Stato devono fare di tutto affinchè la manifestazione si svolga pacificamente e senza incidenti, e i partecipanti vengano protetti da ogni tipo di violenza.

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Il riferimento è chiaramente alle violenze dello scorso anno, quando durante il Pride, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, gruppi omofobi di estrema destra e ultra conservatori tentarono di attaccare i manifestanti per impedire il corteo. Il risultato furono deicne di feriti e molti arrestati. "La Serbia – ha sottolineato il presidente – intende garantire a tutti i suoi cittadini la piena uguaglianza e condizioni di sicurezza, senza alcuna differenza di nazionalità, religione, convinzione politica e orientamento sessuale". Una presa di posizione chiara che punta, probabilmente, ad una europeizzazione del paese, avvicinandolo agli standard dei principali stati del Vecchio Continente essendo la Serbia candidata ad entrare nell’Unione Europea.